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Terapia sbagliata e il paziente morì: infermiere condannate

Otto mesi di reclusione per omicidio colposo. Questa la pena (sospesa) per le due infermiere dell’ospedale di Esine che nel novembre del 2008 avrebbero causato la morte di un paziente di 27 anni ricoverato nel reparto di psichiatria di PAOLO CITTADINI

I precoci a casa prima

Esine (Brescia), 12 maggio 2016 - Otto mesi di reclusione per omicidio colposo. Questa la pena (sospesa) per le due infermiere dell’ospedale di Esine che nel novembre del 2008 avrebbero causato la morte di un paziente di 27 anni ricoverato nel reparto di psichiatria. Secondo la ricostruzione della vicenda fatta in aula le due infermiere, una di 52 anni e l’altra di 59, avrebbero autonomamente disposto una terapia per il giovane paziente ricoverato in reparto, senza avvertire il medico di guardia, né contattare il medico che aveva in cura il ragazzo.

Il paziente, già ricoverato nel reparto di medicina dell’ospedale di Esine per un altro problema di salute e poi spostato in psichiatria in seguito a una intossicazione acuta di Oxitocin, nel tardo pomeriggio del 21 novembre del 2008 sarebbe stato colpito da una crisi respiratoria. Invece che seguire quanto aveva detto loro il medico curante (una dottoressa che per questa vicenda è stata assolta in un altro precedente procedimento penale), le due operatrici dell’ospedale di Esine si sarebbero attivate in modo autonomo, applicando al ragazzo la maschera per l’ossigeno nonostante questo violasse le funzioni riconosciute loro dalle norme.

La situazione sarebbe poi precipitata in fretta. La madre del ragazzo a quel punto avrebbe chiesto alle due infermiere di chiamare un medico, ma ciò non sarebbe accaduto. Un rianimatore sarebbe intervenuto soltanto negli istanti successivi, quando per il 27enne non c’era ormai più nulla da fare.