FEDERICA PACELLA
Cronaca

Brescia, battaglia sulle Mille Miglia: via libera all’uso del logo

Il Tar di Brescia ha rigettato il ricorso di Automobile Club e della società. Avevano chiesto l’inibitoria dall’utilizzo del marchio da parte del Museo

Il Tar di Brescia ha rigettato il ricorso di Automobile Club e della società. Avevano chiesto l’inibitoria dall’utilizzo del marchio da parte del Museo.

Il Tar di Brescia ha rigettato il ricorso di Automobile Club e della società. Avevano chiesto l’inibitoria dall’utilizzo del marchio da parte del Museo.

Nulla osta all’uso del logo 1000 Miglia da parte del Museo. Il Tar di Brescia ha rigettato il ricorso di Automobile Club Brescia e società 1000 Miglia Srl contro l’associazione Museo delle Mille Miglia e KIS Brescia, affittuaria d’azienda che esercita attività di ristorazione nei locali del museo con insegna “Taverna Mille Miglia“.

AC Brescia e 1000 Miglia srl, rispettivamente proprietaria e licenziataria dei marchi Mille Miglia e Museo Mille Miglia, avevano chiesto l’inibitoria dall’utilizzo contraffattorio di segni identici o simili ai propri marchi, assistita da penale, nonché il cambio di nome dell’associazione ed il sequestro del materiale con i segni contraffattori.

All’origine della richiesta, come sempre ha spiegato il presidente di AC Brescia Aldo Bonomi, c’era una ragione ben precisa: l’uso dei marchi era subordinato alla permanenza del vincolo associativo tra la proprietaria (AC Brescia) e l’Associazione. Vincolo che sarebbe venuto meno a seguito del recesso, comunicato il 23 dicembre scorso, dopo le note vicende del “niet“ del Museo alla convenzione, praticamente già firmata da Automobile Club e Aci per una Fondazione Mille Miglia. Il Tar di Brescia ha respinto il ricorso di AC, perché, da statuto, il recesso, se avviene oltre i tre mesi "avrà effetto alla scadenza dell’anno successivo".

Inoltre, "l’inopinato voltafaccia" sulla fondazione e la mancata nomina di un proprio rappresentante nel consiglio direttivo del Museo, per il Tar non sono condotte che ledono i diritti di AC Brescia, in base allo statuto, tali da avvalorare la tesi del recesso per “giusta causa“.

Il Tar evidenzia anche l’uso anomalo dello stesso da parte di AC Brescia, anche se "non è possibile procedere ad un accertamento del carattere abusivo". "È con soddisfazione che prendiamo atto della decisione del Tribunale di Brescia che esprime con chiarezza la piena correttezza dell’operato dell’Associazione, imputando, peraltro, all’AC Brescia tutte le spese processuali – commenta l’associazione Museo della Mille Miglia città di Brescia presieduta da Davide Peli -. Auspichiamo che questo epilogo per noi ampiamente positivo segni la fine di polemiche sterili e infruttuose".

L’operato di chi gestisce il Museo "è sempre stato improntato alla valorizzazione di un asset prezioso per la città di Brescia. Nel pieno rispetto delle responsabilità di cura e tutela del marchio “Mille Miglia“ in capo all’AC Brescia".