Uccisi sul lago di Garda: i due turisti tedeschi scrivono alle famiglie delle vittime

Il messaggio non è stato accolto positivamente dai destinatari: "È un testo tardivo, per nulla sincero" dice l’avvocato Del Dosso

Le vittime: Greta Nedrotti e Umberto Garzarella

Le vittime: Greta Nedrotti e Umberto Garzarella

Salò (Brescia) -  I due turisti tedeschi che il 19 giugno sul Garda hanno falciato e ucciso sul Garda con il loro Riva Acquarama Umberto Garzarella, 37enne di Salò, e Greta Nedrotti, 25enne di Maderno, e ora sono indagati a piede libero per omicidio colposo e omissione di soccorso, hanno scritto alle famiglie delle vittime. Poche parole pervenute nelle scorse ore agli avvocati Raimondo Del Dosso, che assiste i parenti di Umberto, e Caterina Braga e Patrizia Scalvi, per quelli di Greta.

!Vorremmo esprimere il nostro sincero cordoglio per la scomparsa dei vostri amati. Immediatamente dopo il nostro ritorno in Germania abbiamo acceso due candele e pregato in memoria dei vostri cari – si legge nello scritto in cui si fa riferimento a una “tragedia drammaticamente terribile“ – Con l’augurio di trovare la forza per superare questo immenso dolore e poter un giorno tornare a risentire la luce della vita". Il messaggio non è stato accolto positivamente dai destinatari: "E’ un testo tardivo, per nulla sincero – dice l’avvocato Del Dosso -. Si capisce che non è scritto con il cuore ma con la testa, e non è farina del loro sacco. Non è nemmeno firmato dai due signori, ma solo siglato. E ce l’ha fatto pervenire il loro avvocato che l’ha tradotto, ce l’ha mandato in bozza. Siamo molto perplessi". Oggi sarà il giorno dell’ultimo saluto a Greta, alle 15 nella chiesa di Maderno.