Giallo Bozzoli, super perizia ai forni della ditta La Corte d’assise affida l’incarico al team

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La Corte d’assise ieri ha formalizzato gli incarichi per la super-perizia sui forni della Bozzoli srl, la fonderia di Marcheno da cui la sera dell’8 ottobre 2015 sparì uno dei titolari, Mario Bozzoli, e per il cui omicidio è sotto processo il nipote Giacomo. Ora il team degli esperti - medici legali, genetisti, ingegneri - dal primo febbraio avrà trenta giorni per pronunciarsi sulla fattibilità senza rischi di un esperimento giudiziario. Una possibilità che da settimane incuriosisce i giudici. A coordinare la squadra sarà il medico legale dell’Università di Genova Camilla Tettamanti, nominata la scorsa udienza, alla quale ieri - presente in aula l’imputato - la Corte ha affiancato l’ingegnere Antonio Boccardo, sempre di Genova. Il procuratore aggiunto Silvio Bonfigli e il pg Marco Martani hanno dal canto loro invece nominato quale consulente della pubblica accusa il comadante dei Ris di Parma, colonnello Giampietro Lago. Le parti civili, il genetista Giorgio Portera. La difesa, infine, l’ingegnere della Statale di Brescia Roberto Roberti e il genetista Marzio Capra. La perizia si è resa necessaria per dirimere una questione fondamentale, ovvero se sussista o meno la possibilità che Mario Bozzoli sia stato fatto sparire in uno dei forni della sua fonderia. Stando ai consulenti della procura, Cristina Cattaneo e Cesare Cibaldi, il contatto del corpo con il metallo a mille gradi avrebbe fatto esplodere tutto, la loro tesi, e in ogni caso qualche residuo avrebbe dovuto essere rintracciato. Risposta dunque negativa, per loro. Al contrario il genetista Portera si è detto possibilista, non essendovi precedenti equiparabili e letteratura scientifica in materia.

Ora entro il 30 marzo, data della prossima udienza del processo, gli incaricati dovranno dare un parere terzo, relazionando "sull’effetto termico provocato da un prolungato contatto di un corpo umano con un bagno di metallo fuso ad elevate temperature" recita il quesito. E, "considerate le caratteristiche dei forni della Bozzoli srl, dire se sia concretamente possibile l’inserimento di un corpo con le caratteristiche fisiche di Mario Bozzoli, specificando le modalità di esecuzione". E ancora: "Se l’introduzione di un corpo umano sia destinata inevitabilmente a provocare un’esplosione di grandi dimensioni, anche laddove l’operazione venga scandita in due momenti, ossia previa la distensione del corpo sulla superficie e la successiva immersione". Poi se ne derivi "necessariamente il rilascio di polveri, fumo, fuliggine e composti odorigeni" e se "residuino tracce biologiche rilevabili nei forni, negli scarti, o nell’ambiente". Il perito dovrà inoltre dire, "ove non ritenga sussistente il pericolo di esplosioni tali da mettere a repentaglio l’incolumità di soggetti terzi, se il compimento di un esperimento giudiziale possa ritenersi rilevante... e quale sia l’animale idoneo a riprodurre gli effetti del contatto con un corpo umano".

B.Ras.