
Franco Mingotti
Erbusco (Brescia), 30 maggio 20127 - "I bambini non devono partecipare alle esibizioni di soft air previste per la festa di fine anno a Erbusco". Parola del genitore Marco Dotti, che contesta l’organizzazione da parte dell’Associazione Scuola Unita Erbusco di una giornata fatta di concerti, musiche da discoteca, lotteria, proiezione della finale di Champions League e della possibilità di giocare a soft air: un’attività ludico-ricreativa-sportiva basata su tecniche, tattiche e usi militari in cui si usano finte armi.
Dotti ha scritto al Comune e alla direzione scolastica chiedendo la sospensione dell’attività. "Credo che tale attività sia profondamente diseducativa in quanto - scrive Dotti, che è educatore professionale e che faceva parte dell’associazione organizzatrice - senza i doverosi filtri dell'età e dell'approfondimento critico sul tema, avvicini tramite una volgare scorciatoia i nostri figli all'uso di armi. Chiedo di sospendere tale attività e chiedo a sindaco e direttrice scolastica di fare quanto in loro potere per impedirla".
Dal Comune fanno sapere che stanno ponderando la questione con l’Associazione scuola Unita Erbusco. "Noi concediamo il patrocinio - spiega il vicesindaco Renata Pangrazio - e nella formula in cui il gioco è proposto non ci pare diseducativo”. Anche l’Associazione Scuola Unita Erbusco ha voluto dire la sua. "Soft Air è una disciplina sportiva, come tante altre che usano armi, vedi tiro al piattello, scherma e molte altre - spiega il presidente Franco Mingotti - Di queste discipline olimpiche abbiamo esultato alla conquista delle medaglie d'oro. Come tutte le discipline sportive alla base sta il rispetto dell'avversario e delle regole. Per l'esibizione di sabato non verranno usate sagome a forma umana, ma normali bersagli, pertanto è assimilabile al tiro a segno di alcune fiere di paese. Anzi, rispetto al tiro a segno dei baracconi, per l'attività Soft Air usa proiettili completamente biodegradabili. Riteniamo che criticare tutto e poi postare sulla propria pagina Facebook foto che ritraggono rivoluzionari, che magari hanno ucciso delle persone, sia poco educativo, altro che una disciplina sportiva".