Lavora sotto un rimorchio, che cede e lo schiaccia: 64enne muore nella sua officina

La tragedia a Darfo Boario Terme. La vittima è Angelo Razzitti di Rogno, nella Bergamasca

I soccorsi nell'autofficina di Darfo

I soccorsi nell'autofficina di Darfo

Darfo Boario Terme (Brescia) - Ancora una morte sul lavoro in questo giugno nerissimo in Lombardia. Oggi intorno all'ora di pranzo ha perso la vita Angelo Razzitti, 64 anni di Rogno nella Bergamasca, titolare di un'officina a Darfo Boario Terme in via Nazionale 26. L'uomo stava lavorando sotto il rimorchio di un camion che ha ceduto, schiacciandolo. Agghiacciante la scena che si è presentata ai soccorritori, con il corpo sotto il cassone. Inutile ogni tentativo di soccorso, Razzitti era privo di vita. Sul posto anche i carabinieri di Darfo e i tecnici dell'Ats della Montagna per i rilievi del caso.

Angelo Razzitti
Angelo Razzitti

Razzitti era molto noto in zona, anche per la sua passione per le moto. Era uno stretto collaboratore di Costante Bontempi (presidente del Motoclub SebinoCamuno di Malegno) e del noto ex-dakariano Ciro De Petri, organizzatori della gara di MTB e E-Bike “Alpi Bergamasche-Cima Magnolini”, evento previsto per domani da Rogno al Rifugio Magnolini. Lo stesso Razzitti, dopo il lavoro, sarebbe dovuto salire in moto fuoristrada lungo il percorso per “picchettarlo” per conto degli stessi organizzatori. In segno di lutto è stato deciso l’annullamento della gara di domani.

La morte di Angelo Razzitti è l'ultimo di una lunga scia di sangue nelle ditte lombarde. L'ultimo caso sempre nel Bresciano, a Nave, il 7 giugno. Un 49enne ha perso la vita cadendo nella tromba di un ascensore mentre stava effettuando lavori di manutenzione. Prima ancora a Leffe nella Bergamasca  un operaio di 59 anni, morto per "trauma da schiacciamento alla testa e al torace". La vittima era un autotrasportatore veneto che è stato travolto da una balla di polietilene di circa 5 quintali durante le operazioni di scarico merce. L'uomo è rimasto schiacciato dopo aver sbrogliato la cinghia che teneva bloccato il carico. A fine maggio nel Pavese due uomini hanno perso la vita investiti da una nube tossica