FEDERICA PACELLA
Cronaca

Lavoro, crollo delle assunzioni in Lombardia: i nuovi contratti sono 24mila in meno

Nel primo semestre dell’anno, saltato il 2% degli ingressi. Varese e Brescia maglia nera, solo Milano cresce. Aumentano i precari

Crollo delle assunzioni. I nuovi contratti sono 24mila in meno
Crollo delle assunzioni. I nuovi contratti sono 24mila in meno

Meno assunzioni, più contratti instabili. Così è cambiato il mercato del lavoro nei primi sei mesi del 2023 rispetto allo stesso periodo del 2022 in Lombardia, complice il rallentamento dell’economia soprattutto nel secondo trimestre, ma anche la difficoltà a trovare personale. Secondo l’osservatorio sul precariato dell’Inps, pubblicato ieri, nei primi sei mesi 2023 sono stati 776.690 i nuovi contratti in tutte le province lombarde: siamo sopra i livelli pre-Covid (erano stati 704.956 nel primo semestre 2019), ma per la prima volta dal 2020 si registra una decrescita.

Dopo il crollo dell’anno del Covid, infatti, quando c’erano state solo 482.869 nuove assunzioni, ogni anno il numero di nuovi contratti è aumentato fino alla punta di 790.503 tra gennaio e giugno 2022. Per il 2023 si registra, quindi una flessione media regionale di poco meno del 2%, ma con forti differenze tra le province: Milano, infatti, vede un aumento dell’1,06%, mentre la variazione più significativa è nella provincia di Varese (quasi -10%). Brescia è tra le province col dato più negativo (-5,81% di assunzioni nel 2023 rispetto al 2022), Bergamo si ‘ferma’ al -4,23%, Como a -0,37%, Lecco a -5,98%, Sondrio a -2,57%. Guardando la composizione dei nuovi contratti si assiste a un calo dei tempi indeterminati: 174.710 nel primo semestre 2023, contro i 184.392 di un anno fa. Al contrario, aumentano le assunzioni con contratto intermittente, con cui il datore di lavoro può utilizzare la prestazione lavorativa in modo discontinuo o intermittente secondo le esigenze individuate dai contratti collettivi, anche con riferimento alla possibilità di svolgere le prestazioni in periodi predeterminati nell’arco della settimana, del mese o dell’anno.

Nel 2023 sono stati 78.268 rispetto ai 72.876, circa 11mila in più rispetto al 2019; a trainare la crescita è soprattutto la provincia di Milano e quella di Bergamo. Quest’anno, inoltre, sono stati circa 2mila in più i contratti stagionali, concentrati tra Brescia, Como, Lecco, Milano, Varese. Guardando al genere, i contratti più stabili premiano, ancora una volta, i lavoratori maschi. Sul totale, infatti, le nuove assunzioni riguardano circa il 42% di donne, ma le lavoratrici rappresentano ben il 58% delle assunzioni con contratto intermittente e solo il 36% dei tempi indeterminati. In calo, rispetto al 2022, invece, le cessazioni lavorative (648.315 quest’anno, 661.845 nel 2022); in controtendenza solo Milano, che vede invece oltre 3mila cessazioni in più.