
Vincenzo Ciarambino, questore di Brescia
Brescia, 12 aprile 2016 - Il ministero degli Interni lo ha scelto perché il suo profilo professionale, ha tra l’altro guidato la Digos di Bologna tra il 2004 e il 2009 nel periodo del post omicidio di Marco Biagi, si adatta molto bene alle esigenze del tessuto sociale della provincia. Vincenzo Ciarambino da ieri è il nuovo questore di Brescia. Arriva da Lucca dove per un anno e mezzo è stato a capo della locale questura. «Da Brescia sono già passato – ha ricordato –. Nei primi anni ‘90 con gli uffici di via Botticelli ho collaborato per alcune operazioni contro il traffico di stupefacenti. Brescia e il suo territorio sono una realtà complessa, che merita la massima attenzione da parte del comparto di pubblica sicurezza».
La provincia di Brescia, come hanno confermato alcune recenti inchieste, potrebbe diventare terreno fertile per chi sostiene il terrorismo jihadista. «Monitoreremo i soggetti a rischio – ha confermato Ciarambino –. La Digos in questi mesi ha fatto un ottimo lavoro, come del resto tutti gli altri uffici. Brescia rappresenta un laboratorio di impegno professionale». Un’attenzione particolare sarà rivolta anche ai movimenti antagonisti attivi tra il capoluogo e la provincia.
«So che il centro sociale Magazzino 47 è molto attivo – osserva il nuovo questore –. Mi auguro che possa esserci dialogo». Parlando di antagonismo il discorso finisce sull’attentato di dicembre contro la sede della Polgai. «Si è trattato di un attacco contro la polizia bresciana – ha sottolineato –. Non posso promettere nulla, ma ovviamente vogliamo individuare i responsabili».