Brescia, cinghiali da abbattere: 8 a giudizio. Animalisti e ambientalisti parti civili

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Torna in aula dopo dieci mesi il caso dell’abbattimento cinghiali, una vicenda finita sotto la lente della Procura convinta di una malagestione della fauna selvatica da parte degli enti pubblici per favorire i cacciatori. Sotto processo ci sono otto amministratori di Provincia e Regione: l’ex presidente del Broletto, Pierluigi Mottinelli (foto), l’ex comandante della polizia provinciale Carlo Caromani con gli ufficiali Dario Saleri e Gianluca Cominini, il funzionario dell’ex ufficio Caccia provinciale Raffaele Gareri, l’ex presidente dell’Ambito Oscar Lombardi, i direttori dell’Ufficio regionale Giulio Del Monte e Alberto Cigliati. Tutti imputati a vario titolo di peculato, animalicidio, macellazione abusiva, smaltimento illecito di carcasse, inquinamento. Un’inchiesta che scaturì dalle denunce contro le campagne di ‘contenimento’ delle bestie fucilate senza criterio e dalla segnalazione della commercializzazione illegale della carne di cinghiale alle sagre. Ieri è stata formalizzata la costituzione di parte civile di Lac, Lav, Wwf e Legambiente. Animalisti ammessi al processo solo per i reati ambientali. Si continua il 26 gennaio.

B.Ras.