Bonifica della Caffaro, al via la verifica sull’unica offerta

Se non ci saranno intoppi, si potrebbero rispettare i tempi del cronoprogramma, con l’avvio dei lavori a inizio 2023

Al via l’istruttoria per l’analisi dell’unica offerta arrivata per la bonifica del sito industriale del Sin Caffaro. La proposta è arrivata dal raggruppamento temporaneo di imprese composta da tre ditte, di cui ieri sono stati comunicati i nomi: se non ci saranno intoppi, saranno loro ad occuparsi della bonifica, a oltre 20 anni dalla scoperta della contaminazione. Del Rti fa parte Greenthesis, gruppo con sede legale e operativa a Segrate, nel Milanese, che ha già all’attivo bonifiche di siti contaminati, messa in sicurezza di vecchie discariche, risanamento delle falde, decommissioning e valorizzazione delle aree industriali dismesse. Presente anche Nico Spa, con sede a Priolo Gargallo, nel Siracusano, azienda di riferimento nel settore petrolchimico italiano per le attività di movimentazione catalizzatori (‘Catalyst handling’), lavaggi chimici (‘Chemical cleaning’) e bonifiche (‘Reclaming’). Inoltre, fa parte del Rti anche la romana Htr Bonifiche Srl, che si è già occupata anche della bonifica del campo di atletica bresciano ‘Calvesi’, nell’Associazione temporanea di imprese con la bresciana Pavoni Spa e Germani Srl. Ieri, il commissario straordinario Mario Nova ha avviato l’istruttoria con la verifica dei requisiti formali delle società; seguirà un passaggio di tipo amministrativo per il soccorso istruttorio, per integrazioni rispetto alla domanda presentata, e poi si farà la valutazione della coerenza dell’offerta tecnico-economica rispetto al bando. Se non ci saranno intoppi, si potrebbero rispettare i tempi previsti dal cronoprogramma, con l’avvio dei lavori a inizio 2023.

Federica Pacella