Brescia, migliorano i 6 neonati contagiati ma "sarà difficile risalire al batterio killer"

Proseguono le indagini per individuare l'origine del focolaio, il personale è risultato negativo, ma il germe è molto diffuso

Spedali Civili di Brescia (foto Alive)

Spedali Civili di Brescia (foto Alive)

Brescia, 14 agosto 2018 - Le condizioni dei sei bambini contagiati al Civile di Brescia dal batterio killer sono in graduale miglioramento, mentre nel reparto di Terapia intensiva si cerca l'origine del focolaio che ha portato alla morte del piccolo Paolo. "Sarà però difficile individuare l'origine del focolaio - ammette il primario Gaetano Chirico -. La Serratia è in grado di vivere in molti tipi di ambiente e si può trovare in tutte le persone, animali e insetti. E' molto diffuso. Abbiamo già eseguito le prime indagini sul personale, che sono risultate negative. Anche a livello ambientale non abbiamo per ora ottenuto riscontri, ma proseguiremo con ulteriori indagini per cercare il germe".

La tragica fine toccata al bimbo sarebbe quindi, secondo il medico, il "risultato dello sfortunato incontro fra l'aggressività di quel particolare ceppo di batterio e la suscettibilità dell'organismo del piccolo".