
Le operazioni sono state condotte dai carabinieri
Brescia, 18 giu. - E' accusata di aver prelevato denaro dal conto corrente di due anziani, oltre 31mila euro fra il 2016 e il 2019, un'impiegata di banca del Bresciano, che poi utilizzava il denaro per acquisti. La dipendente, che nel frattempo è già stata licenziata, dovrà rispondere dei reati di accesso abusivo in sistema informatico e truffa informatica, mentre la posizione di un'altra impiegata è tutt'ora al vaglio dell'autorità giudiziaria.
I carabinieri compagnia di Verolanuova e i militari della stazione di Dello e Borgo San Giacomo, in collaborazione con la sezione di polizia giudiziaria della procura di Brescia, hanno perquisito l'istituto bancario e l'abitazione della dipendente. La donna, dopo aver attivato carte bancomat a nome dei due ignari anziani, avrebbe effettuato, nel corso degli anni, acquisti di vario genere. Le vittime non hanno mai potuto avvedersi della truffa in quanto l'impiegata avrebbe cancellato, nell'immediatezza, le transazioni dall'estratto conto, entrando nel sistema informatico della banca per evitare l'aggiornamento del saldo disponibile. Dopo qualche anno di illeciti prelievi, i figli dei due correntisti, non comprendendo come i genitori avessero potuto dilapidare il proprio conto corrente, li hanno convinti di rivolgersi ai carabinieri. Gli accertamenti, con la collaborazione della banca, hanno permesso di ricostruire la vicenda.