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Adro, "villetta della discordia": assolti i due tecnici del Comune

I tecnici erano stati trascinati in tribunale con due costruttori (a dibattimento in luglio) da una famiglia che aveva intentato una battaglia legale contro una presunta abitazione abusiva di 200 metri quadri sorta nel maggio 2013 in via Provinciale proprio di fronte a casa propria di B.Ras.

Il tribunale di Brescia

Brescia, 20 maggio 2015 - Assolti con formula dubitativa. La villetta della discordia, contestata dai vicini di casa, ha già mandato in archivio il primo processo. Oggi alla sbarra in abbreviato c’erano due tecnici del Comune di Adro, gli architetti Leonardo Rossi e Ulisse Vezzoli, accusati di violazione delle norme edilizie e di abuso d’ufficio. Il gup, accogliendo la richiesta del pm Ambrogio Cassiani che ha ritenuto non provato il dolo intenzionale e ha chiesto l’assoluzione, ha scagionato gli imputati.

I tecnici erano stati trascinati in tribunale con due costruttori (a dibattimento in luglio) da una famiglia che aveva intentato una battaglia legale contro una presunta abitazione abusiva di 200 metri quadri sorta nel maggio 2013 in via Provinciale proprio di fronte a casa propria. La villetta è anche stata oggetto di un sequestro del Riesame, solo l’ennesimo capitolo di una guerra durata anni, tra esposti e ricorsi. Cinque anni fa il Comune aveva rilasciato il permesso di costruire su un’area in precedenza destinata al verde. Al via libera si erano opposti i vicini, che avevano fatto ricorso al Tar. Il ricorso era stato vinto - il caso è ancora sub iudice al Consiglio di Stato - ma la costruzione era proseguita. Ne era seguito un esposto in Procura, una richiesta di sequestro rigettata in prima istanza dal gip, ma poi accolta dal Riesame.