L’Atalanta esulta per Scalvini: dalla cantera di Zingonia all’Italia di Mancini

Il 18enne era già stato convocato per uno stage in febbraio, ma la "prima" era slittata a causa di un infortunio

Giorgio Scalvini in maglia Atalanta

Giorgio Scalvini in maglia Atalanta

Bergamo, 27 maggio 2022 - Dall’oratorio di Palazzolo, dai campetti affacciati sul fiume Oglio, all’azzurro. Quello vero: Giorgio Scalvini, 18 anni compiuti a dicembre, da oggi è in ritiro con l’Italia. Convocato insieme ad altri giovani, per uno stage: una prima volta ritardata di qualche mese. Il ct Roberto Mancini lo aveva già convocato a febbraio per un primo stage ma proprio quella domenica, contro la Lazio, Scalvini aveva riportato un trauma muscolare che lo aveva costretto a saltare la prima chiamata. La prima, ora, è finalmente arrivata, dopo un girone di ritorno sorprendente e un’annata conclusa con 18 presenze in serie A, la metà da titolare, e altri due gettoni in Europa League contro Leverkusen e Lipsia. E con la prima rete da professionista, segnata ad aprile nella sconfitta casalinga per 1-2 contro il Verona.

Stagione da incorniciare per questo ragazzo bergamasco e adesso culminata con l’azzurro, ad un età in cui i coetanei preparano la maturità o l’esame di scuola guida. Scalvini ormai è un giocatore vero a tutti gli effetti, l’Atalanta lo ha blindato contrattualmente, per farne un pilastro difensivo del suo nuovo ciclo. Nel prossimo campionato si giocherà una maglia da titolare a 19 anni ancora da compiere, poi si vedrà, perché il ragazzo di Palazzolo piace a tutte le grandi, a cominciare dalla Juventus. Ha una valutazione di mercato che si aggira intorno ai 20 milioni, ma questa chiamata azzurra ne aumenterà la quotazione.

Intanto l’Atalanta esulta: un altro ragazzo della cantera di Zingonia in azzurro. Non accadeva dal 2017, quando il ct Ventura convocò i vari Caldara, Conti e Gagliardini, allora 23enni. In realtà l’ultimo ‘canterano’ nerazzurro a vestire la maglia dell’Italia è stato Alessandro Bastoni nel 2020, ma allora il difensore cremonese cresciuto nel vivaio atalantino giocava già nell’Inter.