
Hateboer
Bergamo, 27 maggio - Hans Hateboer ha scelto saggiamente di rinunciare ai prossimi Campionati Europei con la sua nazionale per non peggiorare il suo ormai cronico infortunio alla caviglia e mettere a rischio la prossima stagione in maglia nerazzurra. Una scelta responsabile, che certamente sarà apprezzata anche dagli stessi tifosi atalantini. Una scelta sofferta, perché il 27enne esterno destro di Groningen non ha mai disputato una rassegna internazionale con la maglia orange e questi Europei erano la sua prima grande occasione. Ma la sua caviglia destra ha fermato la sua corsa.
Prima l’infortunio a gennaio, a San Siro, durante Milan-Atalanta, con il riacutizzarsi di una vecchia frattura al metatarso destro: settimane di terapie riabilitative senza allentare il dolore, ma poi a marzo la scelta obbligata dell’intervento chirurgico ad Amsterdam. A fine aprile il ritorno in campo dopo tre mesi, per cercare di conquistare la Coppa Italia con la Dea e guadagnarsi la convocazione con gli orange. Ma proprio nella finale di Coppa Italia mercoledì scorso a Reggio Emilia la caviglia dell’esterno olandese è tornata ad infiammarsi, obbligandolo a saltare anche l’ultima di campionato contro il Milan.
Lunedì la chiacchierata con il ct orange Frank De Boer, suo grande estimatore, e la scelta di fermarsi. Responsabilmente. Come ha spiegato lo stesso numero 33 atalantino al quotidiano di Amsterdam, De Telegraaf: “Sono dispiaciuto ma è andata così. Purtroppo nella partita con la Juventus, ho forzato il piede e a questo punto affrontare l'Europeo sarebbe stato irresponsabile. Per il mio infortunio sembra che non serva l'operazione, ma è necessario il riposo. Davvero in questa situazione l'Europeo sarebbe stato un rischio troppo grande, anche perché non sarei stato in forma per giocare nella fase a gironi". Curiosamente Hateboer, insieme al connazionale Sam Lammers, sarà l’unico giocatore straniero dell’Atalanta a non lavorare in queste settimane in vista di una convocazione per i campionati Europei o Sudamericani.