Neonata lasciata a Bergamo, la piccola Noemi sta bene. Gli operatori: “Emozione profonda trovarla”

Marco Riva e Antonella Matta hanno trovato il bebè nella Culla per la vita assieme a un messaggio della mamma. È la prima volta a Bergamo

Antonella Matta e Marco Riva

Antonella Matta e Marco Riva

Un biglietto, poche frasi scritte dalla mamma: “Nata stamattina, a casa, solo io e lei come in questi 9 mesi. Non posso, ma le auguro tutto il bene e la felicità del mondo. Un bacio per sempre dalla mamma. Vi affido un pezzo importante della mia vita che sicuramente non dimenticherò mai”. Una supplica rivolta a chi se ne prenderà cura. Poche frasi scritte su un foglio di quaderno a corredo di quel fagottino, una neonata dai tratti sud americani, lasciata nella culla della sede della Croce Rossa, in mani fidate, le intenzioni della mamma. È successo ieri pomeriggio. A fare la scoperta gli operatori sanitari: hanno trovato la piccola, praticamente appena nata, all’interno di quella che una volta si chiamava la ruota. Assieme il messaggio in cui si invitavano i medici e gli infermieri a prendersi cura di lei. A trovare la piccola sono stati Marco Riva 55 anni di Chignolo e Antonella Matta 38 di Stezzano, che poi hanno chiamato la questura di Bergamo.

"Emozione profonda trovarla”

A darle il nome di Noemi è stata proprio Antonella. "Mi piaceva molto – ha detto commossa – ho deciso insieme all’ostetrica che ci ha accolto al Pronto soccorso. Quando abbiamo realizzato che c’era una bimba è stata una emozione profonda. Abbiamo controllato che stesse bene, che i parametri vitali fossero buoni, poi l’abbiamo medicata”. “Vi affido un pezzo del mio cuore. Le auguro tutto bene e la felicità del mondo”. Il biglietto è stato consegnato ai  dirigenti della questura di Bergamo che si stanno occupando della vicenda.

La piccola Noemi sta bene

La piccola Noemi “sta bene, pesa 2,9 chili, ed è accudita dagli operatori  dell'ospedale di Bergamo – fa sapere il Papa Giovanni XXIII con una nota -. Sarà comunque sottoposta ad ulteriori  accertamenti e verrà segnalata al tribunale dei minori per il seguito di competenza. “La culla è riscaldata e collegata a un sensore che consente di allertare il 118 e trasferire il neonato all'ospedale di Bergamo – continua la nota -. L'Asst Papa Giovanni XXIII ricorda che le donne hanno il diritto di partorire in sicurezza e in anonimato in ospedale: in base al Dpr 396/2000 la partoriente può infatti richiedere ai medici dell'ospedale di non essere menzionata nel certificato di nascita".

La prima volta a Bergamo

È la prima volta che succede a Bergamo, almeno da quando la culla, dotata di sensori si trova nella struttura del personale della Croce Rossa cittadina, nell’edificio tra via Broseta e l’inizio del quartiere di Loreto. Una volta si trovava nel monastero Matris Domini, nella sede delle suore, di via Locatelli, in centro città. A volerla lì, nella sede della Croce Rossa, l’Associazione donne medico che hanno scelto la via dell’accoglienza per garantire conforto e aiuto alla donne-neo mamme  che si trovano in situazioni di estrema difficoltà. Immediatamente è stato attivato il protocollo: un’ambulanza e un’auto medica sono uscite per verificare le condizioni di salute della piccola. Accertate le buone condizioni, la piccola è stata immediatamente trasferita nel reparto di Patologia neonatale dell’ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo.

L’ultimo messaggio della mamma

"Un bacio per sempre dalla mamma”. Neonati abbandonati nelle ultime settimane. A Milano, nel mese di aprile. Si va dal caso del piccolo Enea, lasciato nella culla per la vita del Policlinico di Milano a Pasqua, a quello della bambina appena nata a lasciata all’ospedale Buzzi. Infine, la piccola trovata morta in cassonetto per la raccolta di indumenti usati della Caritas in via Botticelli, sempre a Milano venerdì 28 aprile. Il ritrovamento da parte di un pensionato che si era recato al cassonetto per infilare una busta e aveva notato una manina sporgere dalle coperte.