Treviglio, alla Bianchi ritirati i 25 esuberi: contratti di solidarietà invece dei licenziamenti

Dopo l’annuncio della fabbrica di biciclette di 25 tagli nello stabilimento della frazione Battaglie di Treviglio, arriva la svolta

Bianchi biciclette a Treviglio

Bianchi biciclette a Treviglio

Treviglio (Bergamo) – Niente esuberi alla Bianchi. Dopo l’annuncio della fabbrica di biciclette di 25 tagli nello stabilimento della frazione Battaglie di Treviglio, arriva la svolta. L’azienda che sta completando l’ampliamento dell’impianto produttivo per mezzi d’alta gamma si è impegnata con i sindacati, durante l’ultimo incontro, a "evitare ogni soluzione drastica". Accantonata la via dei licenziamenti ora si apre quella verso una soluzione concordata.

Si percorrerà la strada degli ammortizzatori sociali; anche se mancano al riguardo dichiarazioni ufficiali, si ipotizza probabile il ricorso ai contratti di solidarietà. L’azienda che annuncia di volere "continuare a discutere con i sindacati delle possibili strade da percorrere", precisando che "l’importante ora è aver evitato gli esuberi pensando in positivo, avendo di fronte nei prossimi anni opportunità che vogliamo assolutamente cogliere". Soddisfazione dei sindacati. Simone Grisa(Fiom-Cgil) qualifica quello raggiunto come "un passo molto importante nella trattativa", apprezzando che "al tavolo si sia presentato anche l’ad Fabrizio Scalzotto".

Le parti hanno dialogato in un clima di collaborazione che ha favorito la disponibilità Bianchi al ritiro degli esuberi. Ora si attende il nuovo incontro, forse giovedì 16 novembre, durante il quale si cercherà di trovare un orientamento comune sul tipo di ammortizzatori da utilizzare, probabilmente dal prossimo gennaio. Mentre è prematura l’effettuazione di un discorso sulla percentuale di lavoratori coinvolgibili tra produzione e uffici (25 dipendenti su circa 220, cui vanno aggiunti una trentina con contratto di somministrazione), il sindacato guarda alla ipotesi della solidarietà con possibile durata di almeno un anno.