Processo Yara, Massimo Bossetti a un mese dalla condanna: "Mi vergogno di essere italiano"

"Sono deluso e amareggiato di fronte a tutta questa ingiustizia. Mi vergogno altamente di essere italiano, ma resto molto fiero di non aver venduto la mia innocenza"

Massimo Bossetti (Olycom)

Massimo Bossetti (Olycom)

Bergamo, 2 agosto 2016 - A un mese dalla condanna all'ergastolo per il delitto di Yara Gambirasio, Massimo Bossetti ha scritto una lettera al settimanale Oggi, firmandosi 'Vostro Guerriero Massy': "Sono deluso e amareggiato di fronte a tutta questa ingiustizia. Mi vergogno altamente di essere italiano, ma resto molto fiero di non aver venduto la mia innocenza", ha scritto il muratore di Mapello.

Nel maggio scorso aveva pubblicato le sue lettere ai familiari nelle quali in maniera neppure troppo velata mostrava intenti suicidi. Oggi invece sembra dotato di una rinnovata voglia di combattere per ribaltare la sentenza. Scrive Bossetti: "Abbraccerò e sosterrò con forza, dignità sempre a testa alta questa pesante e ingiusta mia croce e soprattutto non mollerò mai fino alla fine ma la porterò con molto coraggio, quel coraggio che mai potrà mancare agli innocenti".