BEATRICE RASPA
Cronaca

Violenza, droga e minacce. Prete chiede di patteggiare

Ipotizzato un anno e otto mesi, il gup attende il risarcimento a una delle vittime

Violenza, droga e minacce. Prete chiede di patteggiare

Violenza, droga e minacce. Prete chiede di patteggiare

La folle estate del sacerdote gardesano, ripetutamente nel mirino delle forze dell’ordine per una serie di condotte disinvolte, poco confacenti all’abito talare - sesso a pagamento, presunte minacce agli amici di letto, droga, una transgender in fuga dalla sua abitazione nel cuore della notte sotto gli occhi dei vicini esterrefatti - si concluderà con il patteggiamento di un anno e otto mesi. Sull’accordo tra il don, classe 1957, e il pm Alessio Bernardi, manca solo la firma del gup, Gaia Sorrentino, che ha rinviato l’udienza al 28 giugno per dare modo all’imputato di formalizzare la richiesta di un risarcimento alla parte offesa, una trans, vittima dell’accusa più grave, la violenza sessuale. Il prete, di casa a Desenzano è infatti accusato di minacce, detenzione di droga ai fini di spaccio e appunto violenza - nell’ipotesi attenuata - nei confronti della donna.

A carico del religioso ci sono tre procedimenti diversi, poi accorpati. Il primo, originato dalla denuncia di un barista, un trentenne del Venezuela che avrebbe conosciuto il prete nel 2020 sulla app Grindr. A suo dire, sarebbe stato minacciato. Dopo alcuni rapporti sessuali consumati e regolarmente pagati, addirittura con bonifici bancari, il sacerdote avrebbe chiuso il portafogli. Le pretese economiche del giovane, che vanterebbe un credito di 1.200 euro per una notte trascorsa insieme un annetto fa e altri arretrati, stando all’accusa avrebbero provocato risposte minacciose. Il secondo guaio giudiziario era scaturito dal fermo di un giovane con qualche grammo di droga, appena uscito dall’abitazione del 66enne con cui aveva fatto sesso in cambio di stupefacenti. Era fine luglio. Nell’appartamento era venuto alla luce qualche grammo di cocaina. Tra l’1 e il 2 agosto polizia e carabinieri erano dovuti tornare nell’abitazione del religioso perché, nel cuore della notte, una giovane transgender sua ospite, nuda e in stato confusionale, si era lanciata dalla finestra e si era dileguata. Dopo un periodo in cui era stato irreperibile, il sacerdote nei mesi scorsi era ricomparso. Assistito dall’avvocato Gianluca Venturini, si era presentato davanti al pm per rendere interrogatorio. Aveva ammesso di avere molte "debolezze", ma aveva negato la violenza e le minacce.