MICHELE ANDREUCCI
Cronaca

Università e Istituto di ricerche Negri. Un patto sull’ingegneria biomedica

La convenzione sottoscritta dal rettore Cavalieri e dal direttore Remuzzi. Obiettivo: ampliare le attività di formazione dedicate ai giovani studiosi.

Giuseppe Remuzzi, direttore del Negri e il rettore di UniBg Sergio Cavalieri

Giuseppe Remuzzi, direttore del Negri e il rettore di UniBg Sergio Cavalieri

Rafforzare la collaborazione in didattica e ricerca scientifica, in particolare nell’ingegneria biomedica. Va in questa direzione l’intesa tra Università di Bergamo e Istituto di ricerche farmacologiche Mario Negri, sottoscritta dal rettore Sergio Cavalieri e dal direttore dell’istituto Giuseppe Remuzzi, nella sede del rettorato in via Salvecchio. La convenzione prevede la realizzazione di attività formative per gli studenti di Unibg, dai corsi di laurea triennale e magistrale fino ai dottorati di ricerca; lo sviluppo di progetti di ricerca in ambiti di interesse comune e l’istituzione di un laboratorio di meccanobiologia per la medicina, che consentirà lo svolgimento di studi avanzati nel settore, sfruttando le attrezzature e le competenze tecnico-scientifiche di entrambe le istituzioni e favorendo lo scambio di conoscenze e l’integrazione tra didattica e ricerca applicata.

L’università metterà a disposizione le proprie attrezzature e competenze nella sede di Dalmine, mentre il Mario Negri ospiterà attività di ricerca nella sede del centro Anna Maria Astori di Bergamo e del Centro di ricerche cliniche per le malattie rare Aldo e Cele Daccò di Ranica. "I progressi della medicina – spiega il rettore Cavalieri – necessitano sempre più dello sviluppo di tecnologie. Lo sviluppo e l’utilizzo di questi sistemi richiede una stretta collaborazione tra medici e infermieri. Nell’area ingegneristica dell’ateneo si sono sviluppate aree di ricerca nell’ingegneria biomedica. Presupposto sono le attività didattiche sulla salute, come il corso di laurea triennale in Ingegneria delle tecnologie per la salute e il corso di laurea magistrale in Medical engineering". "Da anni – sottolinea Remuzzi – collaboriamo con l’Università nella ricerca scientifica biomedica. Il rinnovo della collaborazione permetterà di incrementare la qualità delle attività didattiche e di ricerca, favorendo la formazione e l’occupazione dei giovani".

Michele Andreucci