
Un tesoro andato all’asta Un milione allo Stato dagli orologi sequestrati
di Paola Pioppi
L’ultimo orologio del lotto finito all’asta ieri è stato aggiudicato per 125mila euro, partendo da una base di 24mila: un Lange&Sohne il cui prezzo finale è stato fissato dopo quattro ore di rilanci e una lotta all’ultimo respiro. Ma gli altri 47 pezzi di valore variabilissimo sono stati venduti in un’ora e mezza, assicurando allo Stato un introito di quasi un milione di euro. Gli orologi, tutti pregiatissimi e di marchi di alto valore, provenivano dai sequestri fatti dalla Guardia di finanza di Ponte Chiasso, che a partire dal 2014 aveva monitorato un sistema di truffa ai danni dello Stato realizzata con indebiti utilizzi del sistema Tax Free, l’agevolazione riservata a chi risiede al di fuori della Comunità Europea, che consente di richiedere a rimborso l’Iva pagata sugli acquisti effettuati nel territorio italiano.
Gli orologi man mano controllati ritenuti acquisiti non correttamente erano stati man mano sequestrati e poi soggetti a definitiva confisca lo scorso ottobre, con il via libera all’asta in quanto non più esigibili dai proprietari. All’Istituto di Vendite Giudiziarie di Como era così arrivata una delle vendite più importanti di questi ultimi mesi: 64 pezzi il cui valore complessivo era stato calcolato attorno al milione e 800mila euro, inteso come base d’asta. Ieri a mezzogiorno si è aperta l’asta online, dopo che i prodotti erano rimasti pubblicati una decina di giorni. Alle 13.30, nelle casse dello Stato erano entrati 830mila euro, alle 16 sono aggiunti i 125mila del pezzo su cui ci sono stati più rilanci e rialzi di offerte. A questo si devono aggiungere i relativi oneri che costituiscono un altro importante valore aggiunto, pari a circa il 13 per cento.
I pezzi più costosi aggiudicati sono stati un Fb Journe partito da 128mila euro e venduto a 180mila e 600, un Audemars Piquet da 125mila euro assegnato a 140mila, un Rolex Daytona proposto a 45mila euro e assegnato a 72mila e un Rolex Saru, base d’asta 60mila, venduto a 72mila. Ma non è finita qui la lista dei modelli pregiati: il lotto comprendeva in tutto 64 pezzi, 16 dei quali ieri non hanno ricevuto offerte e sono stati separati per essere rimesse all’asta a breve.
In questa partita rientrano anche un Rolex Gmt da 37mila euro, un Audemars Piquet Royal da 30mila, un Patek Philippe in oro rosa da 18mila euro e un altro in oro bianco da 32mila. Un altra boccata d’ossigeno per le casse dello Stato sempre messe a dura prova.