Come sarà Zingonia in futuro, dopo che negli anni era sprofondata nel degrado e finita nelle mani della criminalità? Le torri dello spaccio a Ciserano non ci sono più. In quelle di Verdellino i residenti hanno iniziato un percorso di rinascita. Non basta.
A questa domanda vuole dare risposte “Zingonia 2030“, un protocollo d’intesa che coinvolge Verdellino, Ciserano e Osio Sotto, pronti a fare il passo verso la rinascita dell’area industriale.
Il protocollo nasce dalla volontà dell’amministrazione comunale di Verdellino, guidata dal sindaco Silvano Zanoli, di analizzare l’area e il suo tessuto produttivo così da riuscire a intercettare nuovi interessi. Un progetto condiviso dai colleghi di Ciserano e Osio Sotto, che hanno appoggiato la redazione di un piano di marketing territoriale per poter scrivere un capitolo nuovo per Zingonia. Per questo si pensa alla redazione di un piano d’area di coordinamento che definisca regole comuni per le aree industriali e un piano della mobilità per ridefinire la viabilità, considerata la spinta ecologica e la necessità di gestire il traffico di mezzi pesanti.
Non c’è crescita, però, senza condivisione. Tra i punti dell’accordo, anche l’individuazione di un locale in grado di ospitare eventi e incontri con gli enti (Regione, Province), fondazioni, associazioni di categoria e sindacati perché si possa dar vita a un’informazione capillare e precisa rispetto alle opportunità di crescita delle aziende. A ciò si aggiunge la richiesta di Zingonia di essere riconosciuta come un distretto multiproduttivo in grado di rilanciarsi anche sul piano industriale catalizzando l’interesse di nuove attività.
Un volano straordinario che racchiude una programmazione di sviluppo decennale, fondata sulla riqualificazione delle aree disagiate, con al centro le imprese e il lavoro. I sindaci di Ciserano, Caterina Vitali, e Osio Sotto, Corrado Quarti, hanno impegnato le rispettive amministrazioni a seguire le indicazioni di Verdellino: coordinare, in sede di revisione del Pgt, lo studio sui temi della mobilità e della logistica, attivare un sistema standard per la gestione del Suap, redigere un Piano di marketing territoriale, adottare un unico brand. F.D.