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Treno all’idrogeno, tutti contro: "Inquina e costerà il doppio"

Gruppi Consiliari e minoranze in Comune a Iseo si oppongono al progetto dei treni all'idrogeno, voluto da Regione Lombardia, poiché l'idrogeno sarà prodotto da combustibili tradizionali. Si chiede di rinunciare all'acquisto di 8 treni e investire sulla linea.

Alle minoranze in Comune a Iseo e ad alcuni Gruppi Consiliari in Loggia a Brescia il progetto dei Treni all’idrogeno, voluto da Regione Lombardia e caldeggiato dal Comune di Iseo, non piace nella formula in cui è presentato e specie perché i convogli funzioneranno a idrogeno grigio, ottenuto da combustibili tradizionali. Il Gruppo Consiliare del Partito Democratico si oppone ferventemente. "Si rinunci alla prevista opzione di acquisto di ulteriori otto treni ad idrogeno, dopo i 6 già acquistati, e con i 100 milioni risparmiati si investa sulla linea - dice il consigliere comunale Marco Biasutti - L’idrogeno nella stazione di Iseo sarà prodotto bruciando idrocarburi e non per elettrolisi, è sbagliata la scelta politica di investire più di 400 milioni nella trasformazione della linea ad idrogeno, con l’innalzamento dei costi di gestione da 4,5 a più di 9 milioni annui, senza migliorare di una virgola il servizio". Dello stesso parere le minoranze in Comune a Iseo. "Purtroppo hanno scelto l’opzione peggiore per ragioni economiche - interviene Pieranna Faida di Progetto Iseo - bisognava prevedere l’impianto di produzione e stoccaggio in valle, accanto a una centralina idroelettrica e non a Iseo, vicino al centro abitato". Milla Prandelli