
Tenaris di Dalmine
Bergamo, 5 marzo 2015 - Adesione massiccia allo sciopero alla Tenaris di Dalmine, nella Bergamasca,contro i 400 esuberi annunciati dall'azienda controllata dalla famiglia del presidente di Assolombarda Gianfelice Rocca.
Secondo il segretario generale della Fiom-Cgil della Lombardia Mirco Rota "gli impianti sono rimasti fermi e gli impiegati non sono andati a lavorare". "La vertenza - spiega il sindacalista - ha come obiettivo la salvaguardia dei posti di lavoro e gli esuberi possono essere evitati attraverso i contratti di solidarietà". "In particolare possono essere salvati i posti di lavoro degli apprendisti recentemente inseriti in azienda", sostiene il segretario dei metalmeccanici. "Per la Fiom non è accettabile che, a fronte della possibilità di usare l'ammortizzatore sociale dei contratti di solidarietà, l'azienda decida di proseguire con gli esuberi, senza accettare un confronto con le organizzazioni sindacali", aggiunge Rota. "L'ottima risposta dei lavoratori, sia impiegati che operai, conclude Rota, dimostra che il sindacato ha una proposta seria e credibile che deve essere esaminata e percorsa fino in fondo".
"Lo sciopero è riuscito, ha aderito il 100% dei lavoratori", ha commentato Emanuele Fantini, responsabile Tenaris per la Fim-Cisl di Bergamo. "Dalle 5 e mezza del mattino - ha raccontato il sindacalista - molti delegati, sindacalisti e lavoratori dello stabilimento hanno presidiato gli ingressi della fabbrica, ma non hanno dovuto fare molta fatica: chi arrivava davanti ai cancelli lo faceva per partecipare alla mobilitazione, che Fim Fiom Uilm hanno indetto per protestare contro il piano esuberi annunciato dalla direzione". Con i suoi 1850 dipendenti - ricorda Fantini - "la Dalmine rappresenta da sempre un simbolo del lavoro bergamasco, e l'ipotesi di fare a meno di 406 colleghi, dei quali 130 apprendisti, ha fatto scattare la grande solidarietà di tutti i lavoratori". E conclude: "Ci auguriamo di essere ricontattati rapidamente al tavolo delle trattative, per poter discutere di ammortizzatori, per vedere ritirare gli esuberi e per dare una prospettiva agli apprendisti, sia per il futuro loro, che di quello dell’azienda”.