FRANCESCO DONADONI
Cronaca

Giallo di Tavernola Bergamasca, rintracciata la moglie di Tilotta

L’auto con il cadavere tornerà a galla entro un paio di giorni

Il robot-sentinella dei sommozzatori

Bergamo, 4 settembre 2019 - Si troverebbe in Montenegro Elva Kurti, oggi 44enne, moglie di Rosario Tilotta, scomparso dalla frazione Rosciate, a Scanzorosciate, dal 2004, quando aveva 59 anni, e finito a 80 metri di profondità nel lago Sebino, a Tavernola Bergamasca, in località Pontel, non molto distante dal cementificio. Il cadavere dell’uomo (in attesa della conferma che si tratti proprio di lui) in avanzato stato di decomposizione, si trova “custodito” dentro una Ford Fiesta, la sua bara in questi lunghi 15 anni.

La vettura e il corpo saranno recuperati con tutta probabilità venerdì 6 settembre in giornata. Elva Kurti, origini albanesi, sarebbe stata contatta da un conoscente (una persona fidata, hanno precisato gli investigatori) che vive fuori provincia. Dopo aver appreso dai telegiornali la notizia delle ricerche nel lago di Rosario Tilotta, ha chiamato la ex moglie, raccontandole quello che stava accadendo. Elva ha così deciso di rientrare in Italia (da dove se n’era andata nel 2007) per mettersi a disposizione dei carabinieri che nei prossimi giorni la sentiranno. Una testimonianza preziosa per ricostruire i giorni della scomparsa del marito. La donna, quando ha lasciato l’Italia, si era cancellata dall’anagrafe. Nel 2005 ha dato alla luce Roberto, figlio dell’ex marito albanese, incontrato in Albania durante una vacanza.

Il suo racconto potrà incanalare le indagini, coordinate dal pm Giancarlo Mancusi, ma soprattutto aiutare a ricostruire la figura di Rosario Tilotta, senza precedenti, figura in chiaroscuro, a cui piaceva spendere e che, per stessa ammissione del fratello Diego, aveva frequentato brutti giri, anche quelli legati alla prostituzione.

Un giallo in piena regola (il pm ha aperto un fascicolo modello 45 senza indagati e ipotesi di reato). Come è morto Tilotta? Si è suicidato, ha avuto un malore mentre era alla guida dell’auto, oppure, ipotesi suggestiva, ci troviamo davanti a un omicidio? Ecco perché sentire la sua ex moglie diventa importante. Venerdì è il giorno del recupero della Ford e del corpo da parte dei sommozzatori del reparto Pronto impiego della Marina Militare. Ci sarà anche un consulente della procura per capire come estrarre il cadavere e dove successivamente verrà portato per l’autopsia.

L’intervento di recupero è anche l’occasione per progettare una sorta di mappatura dei fondali del lago. «Da quanto emerso – ha spiegato il comandate provinciale dell’Arma, colonnello Paolo Storoni – in fondo ci sono anche numerose carcasse di auto, residui bellici (anche un carroarmato) e rifiuti di ogni genere. Il fondale in alcuni punti è molto profondo – prosegue – come abbiamo potuto constatare in occasione della ricerche del turista olandese di 31 anni annegato un mese fa tra Pisogne e Castro. Si può arrivare anche fino a cento metri».

Un progetto ancora tutto da studiare, che dovrebbe coinvolgere prefettura, Regione Lombardia, Provincia, i sindaci dei comuni interessati, gli enti locali, tutti attorno a un tavolo per elaborare una strategia di intervento.