MICHELE ANDREUCCI
Cronaca

Tarlo asiatico, nuovo focolaio. Altri alberi abbattuti

Torna nella Bergamasca l’incubo del tarlo asiatico, l’insetto veicolato accidentalmente dagli imballaggi in legno delle merci di provenienza asiatica...

L’ordinanza regionale prevede l’abbattimento degli alberi già infetti e di quelli potenzialmente a rischio nel raggio di cento metri

L’ordinanza regionale prevede l’abbattimento degli alberi già infetti e di quelli potenzialmente a rischio nel raggio di cento metri

Torna nella Bergamasca l’incubo del tarlo asiatico, l’insetto veicolato accidentalmente dagli imballaggi in legno delle merci di provenienza asiatica che distrugge numerose specie di piante. A Treviolo, alle porte di Bergamo, è stato individuato un nuovo focolaio. Il Servizio fitosanitario di Regione-Ersaf, durante i recenti controlli di monitoraggio che vengono effettuati ciclicamente, ha accertato la presenza dell’insetto all’interno del parco Callioni e in alcune zone della frazione Roncola. Si tratta di una scoperta preoccupante, che fa seguito a quella avvenuta lo scorso anno nei territori di Curno, Treviolo e Bergamo. Secondo quanto previsto dall’ordinanza regionale, per contrastare la diffusione del tarlo asiatico sarà necessario procedere con l’abbattimento degli alberi già infetti e di quelli potenzialmente a rischio nel raggio di cento metri, come avvenuto l’anno passato.

L’intervento inizierà lunedì e comporterà la chiusura del parco Callioni per circa un mese, al fine di garantire la sicurezza durante le operazioni. Il taglio delle piante avverrà all’interno dell’alveo e sulla sponda sinistra del fiume Brembo, in un’area di proprietà demaniale. L’amministrazione comunale di Treviolo ricorda che "il Servizio fitosanitario, grazie a fondi regionali, finanzia anche interventi per mettere a dimora nuove piante. Gli alberi abbattuti saranno sostituiti nel prossimo autunno con nuove essenze non attaccabili dal tarlo asiatico". Il Servizio fitosanitario effettuerà indagini per ricercare eventuali segni della presenza del parassita anche a Curno, Presezzo, Lallio, Mozzo, Ponte San Pietro, Bonate Sopra e Bonate Sotto e Bergamo. Le attività prevedono il controllo di singole piante in aree agricole, verde pubblico e privato, con la conseguente necessità di entrare nelle proprietà: i tecnici potranno procedere al prelievo di campioni per le verifiche di laboratorio.

M.A.