Follia a Solza, spara al figlio per venti euro

L’uomo è stato subito arrestato, ferito il 29enne. La lite è scoppiata per i pochi spiccioli rubati al ragazzo

I carabinieri si sono precipitati in via Dante Alighieri

I carabinieri si sono precipitati in via Dante Alighieri

Solza (Bergamo), 11 luglio 2019 - Quando i carabinieri sono andati ad arrestarlo, la prima cosa che ha detto è stata: "Come sta mio figlio?". Poco prima aveva premuto quattro volte il grilletto del fucile a pallettoni proprio contro il ragazzo, S.B. di 29 anni, rimasto ferito fortunatamente non in modo grave. È stato colpito di striscio e ora è ricoverato all’ospedale Papa Giovanni XXIII.

Il padre ha sparato al culmine dell’ennesima discussione. Futili motivi alla base del gesto: questa volta per venti euro sottratti al giovane. In arresto per tentato omicidio M.L.B, 57enne pregiudicato: si trova rinchiuso nel carcere di via Gleno. Il pm è Letizia Ruggeri. Oltre che per tentato omicidio, è nei guai anche per detenzione abusiva di armi e ricettazione. E solo per miracolo non c’è scappato il morto ieri a Solza: se solo il figlio non avesse avuto la prontezza di abbassare la saracinesca del garage dove ha rinchiuso il papà.

Tutto è successo all’ora di pranzo. Sono da poco passate le 13 quando all’interno di un appartamento al civico 3A di via Dante Alighieri va in scena l’ultima di una lunga serie di liti in famiglia. Nulla di nuovo, episodi simili sono ormai all’ordine del giorno. Il 57enne, nato in Svizzera ma residente a Villa d’Adda, da qualche anno si è separato, ma la donna lo accetta comunque in casa. L’uomo è senza lavoro da mesi ed è disperato. Si arrangia come può e spesso ruba spiccioli al figlio. Ieri in casa c’era anche la nonna materna. Doveva andare a fare la spesa con il nipote e aveva lasciato sul tavolo della cucina venti euro per comperare poche cose da mangiare. I soldi dal tavolo spariscono. Li aveva messi in tasca furtivamente l’uomo. Il figlio se ne accorge e gli chiede di restituirli. Ma lui non ci sente e iniziano a litigare. Nella discussione interviene anche la madre che si arrabbia e intima al marito di andar via. Nulla da fare. La donna allora prende i vestiti dell’uomo e li getta dal balcone. La lite prosegue. Padre, madre e figlio scendono al piano terra, dove ci sono i garage. L’uomo entra nel box di famiglia e da uno scaffale afferra un fucile, irregolarmente detenuto e risultato rubato. Lo punta contro i familiari.

La donna scappa e chiama i carabinieri della stazione di Calusco d’Adda. L’uomo spara, due colpi, il figlio scappa, e riesce ad abbassare la saracinesca e a chiudere dentro il padre. Lui spara di nuovo: in tutto quattro colpi. Un paio passano dal buco della serratura del garage, perforano la basculante e raggiungono il 29enne che viene colpito al petto e a un braccio. Cade a terra. Nel giro di pochi minuti arriva il personale sanitario con automedica e ambulanza, che soccorre il giovane prima di trasportarlo in ospedale. Dovrà essere operato, ma non è in pericolo di vita. L’uomo ha atteso i militari all’interno del garage e senza opporre resistenza si fa ammanettare. Tempo fa gli erano state sequestrate armi per problemi di alcol. "Scusate ma senza lavoro ero disperato", dice prima di essere rinchiuso in carcere in attesa dell’interrogatorio di convalida.