Siglato un protocollo fra Postale e Feralpi contro i cyber-crimini

Brescia, gli esperti in reati informatici della Polizia hanno sottoscritto un accordo con l’impresa per arginare il fenomeno

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BRESCIA

Gli attacchi informatici si moltiplicano, i cyber-crimini diventano sempre più sofisticati e pericolosi, e rischiano di paralizzare non solo processi produttivi ma anche di generare infortuni. Per arginare un fenomeno in crescita la Postale ha siglato un protocollo triennale con una delle realtà più significative dell’industria, Feralpi Group. Obiettivo: mettere a fattor comune informazioni e indicazioni per contrastare le vulnerabilità aziendali, e prevenire possibili danni. In concreto la polizia entrerà in azienda, e terrà ai dipendenti una formazione. Un’iniziativa pilota in provincia - la firma ieri in questura alla presenza del numero uno della polizia bresciana, Giovanni Signer - che vede affiancati pubblico e privato: "Dietro un attacco informatico c’è sempre un errore umano - ha chiarito Tiziana Liguori, primo dirigente della Postale Lombardia -. Basta aprire un’email per ritrovarsi molti mesi dopo un crash totale del sistema. Nel frattempo l’intruso ha avuto il tempo di agire indisturbato e rubare dati personali, spiare programmi, criptarli e bloccare l’azienda, così poi da poter avanzare richieste estorsive". Un rischio che è esploso nell’ultimo periodo, specie con la pandemia durante la quale si è esteso lo smartworking, con l’utilizzo di pc aziendali in casa. "Si calcola un aumento degli attacchi dell’80%, localizzato anzitutto in nord Italia" ha proseguito Liguori. "In Feralpi i processi digitali rappresentano oltre il 60%, un hacker potrebbe compromettere l’operatività - ha fatto eco Francesco Besacchi, direttore del comparto informatico del colosso siderurgico -. Per questo avevamo già avviato un percorso con ditte specializzate, che ora integreremo con una nuova formazione". Per il consigliere di Feralpi Giovanni Pasini "proteggere dati e processi è fondamentale anche per la sicurezza di impianti e lavoratori. La compromissione di sistemi automatizzati si traduce in meno sicurezza sul lavoro". B.Ras.