
Aeroporto Orio al Serio (Archivio)
Trattativa in stallo fra sindacati e Airport global service: scatta lo sciopero nell’aeroporto di Orio al Serio. Filt-Cgil, Fit-Cisl e Uiltrasporti hanno proclamato per domenica 2 aprile un’agitazione di quattro ore, dalle ore 13 alle ore 17, per tutto il personale della Airport Global Service, una delle due società di handling operative nell’aeroporto bergamasco.
I motivi della protesta
La proclamazione è arrivata dopo i tempi tecnici della procedura di raffreddamento obbligatoria per il comparto aeroportuale e dopo che un tentativo di conciliazione in Prefettura a Bergamo è andato a vuoto lo scorso 14 marzo. Per Ags lavorano 28 addetti ai check-in, 21 alla rampa, 4 allo smistamento dei bagagli più una decina di impiegati negli uffici amministrativi.
“Per loro le condizioni di lavoro stanno diventando inaccettabili – hanno spiegato questa mattina, mercoledì 29 marzo, Marco Sala (Filt-Cgil), Ferruccio Fedeli (Uiltrasporti) e Nicola Priore (Fit-Cisl) – Ci vengono segnalati problemi nei turni, mancanza di idoneità e carenze nei mezzi di servizio, scorrettezze negli inquadramenti contrattuali legati alle mansioni, assenza di referenti in turno, indisponibilità di parcheggi per i dipendenti, divise logore che non vengono cambiate e inadeguatezza degli spazi di lavoro (non ci sono spogliatoi), senza parlare del mancato accordo per il premio di risultato e del fatto che non c’è ticket pasto” .
I sindacati: “Responsabilità da condividere”
“È una situazione a tratti paradossale – dicono i rappresentanti sindacali – se si pensa che i dipendenti di Ags si trovano a operare in uno scalo aeroportuale in crescita. L’azienda lamenta difficoltà economiche e perdite ingenti che inevitabilmente si scaricano anche sull'organizzazione del lavoro, perciò si risparmia su tutto, persino sulle biro e sugli indumenti”. Il terzetto richiama alle loro “responsabilità” anche BGY International Service, il cargo handling agent di riferimento a Orio, e il gestore dello scalo, cioè Sacbo.
Effetto low cost
Già in occasione di uno sciopero che aveva coinvolto i lavoratori di Orio al Serio lo scorso novembre, Filt-Cgil, Fit-Cisl e Uiltrasporti avevano parlato di “una situazione diffusa nel settore dell’assistenza dei voli a terra che soffre per gli effetti del processo di liberalizzazione degli ultimi anni – questa la loro convinzione – Come richiesto dalle ultime normative che regolano il comparto, infatti, negli aeroporti è ormai obbligatorio che operi una molteplicità di società di handling, non più un solo soggetto. A Bergamo, però, vista l’ampia presenza di compagnie aeree low cost, assistiamo a una rincorsa al ribasso quando si tratta di società che si occupano dell’assistenza a terra. Così le aziende di handling che non riescono più a fare margini perché strozzate dal ‘mercato’ – chiosano i sindcati – finiscono per comprimere salari e diritti dei lavoratori, pur in uno scalo che negli ultimi anni è cresciuto in maniera esponenziale”.