Covid, studio epidemiologico a San Pellegrino Terme

Il progetto è coordinato dall'infettivologo Galli. Obiettivo: valutare la siero-prevalenza di Sars-CoV-2 attraverso lo screening sugli abitanti

San Pellegrino, il sindaco Milesi e il professor Galli presentano lo studio

San Pellegrino, il sindaco Milesi e il professor Galli presentano lo studio

San Pellegrino Termo (Bergamo), 23 ottobre 2020 - "L'epidemia di Covid-19 torna a mordere. E a San Pellegrino Terme lanciamo uno studio che" non solo fotografa la sieroprevalenza in un comune di un'area che a marzo-aprile è stata martoriata dal virus, come la provincia di Bergamo, ma "è anche un intervento di prevenzione reale". L'infettivologo Massimo Galli presenta così lo studio epidemiologico di massa al via a San Pellegrino Terme, centro di 4.800 abitanti della Valle Brembana. L'indagine epidemiologica riguarderà l'ntera popolazione. Obiettivo del lavoro coordinato da Galli, responsabile del dipartimento di Malattie infettive dell'ospedale Sacco di Milano: valutare la siero-prevalenza di Sars-CoV-2 attraverso lo screening sugli abitanti del comune di età superiore ai 6 anni.

E' una tappa che fa continuare il viaggio guidato dal Dipartimento di scienze biomediche e cliniche dell'università degli Studi di Milano sulle orme di Sars-CoV-2, cominciato con gli studi già effettuati in Lombardia a Castiglione d'Adda e Sordio (prima zona rossa del Lodigiano), Carpiano (Milano), Vanzaghello (Varese) e Suisio (Bergamo).  Questo è dunque il sesto comune lombardo che il Sacco in collaborazione con Medispa sottopongono a uno studio di massa per rilevare la diffusione di Covid-19. 

E i primi dati sull'adesione a San Pellegrino Terme sono promettenti: "In due giorni 1.300 persone si sono iscritte allo screening", comunica il sindaco Vittorio Milesi. Nelle prossime settimane verrà offerta dunque la possibilità di sottoporsi gratuitamente a test rapidi 'pungidito' per mappare l'infezione. Chi risulterà positivo farà un test sierologico quantitativo (Clia), attraverso prelievo venoso, per la raccolta di informazioni sulla quantità di anticorpi presenti nell'organismo. Infine saranno effettuati i test molecolari, i tamponi, per confermare che l'infezione non sia attualmente in corso. Verrà inoltre offerta la possibilità di attuare la ricerca degli anticorpi dell'epatite C. Per la durata dello studio, i test saranno donati da Technogenetics, partner tecnico e sponsor dell'iniziativa.

"Contiamo sulla partecipazione della popolazione a questa iniziativa per poter valutare la distribuzione dell'infezione anche per classi di età - sottolinea Galli - In questo momento è anche necessario alzare nuovamente il livello di allerta". E "per trasformare una crisi in un'opportunità" si è deciso di offrire anche il test per l'epatite C, un occasione per contribuire alla "emersione del sommerso e all'eliminazione di questa malattia, l'epatite cronica C, per cui oggi esistono cure efficaci e sicure".  A Galli e alla Statale, e agli altri attori dell'iniziativa, è rivolto il ringraziamento del sindaco Milesi che ricorda: "La nostra cittadina ha vissuto negli scorsi mesi giornate terribili di sofferenza che hanno sconvolto la vita delle persone e dell'intera comunità, portando un carico di dolore e lutti che mai avremmo potuto neppure lontanamente immaginare".