
L'Alberghiero a San Pellegrino
San Pellegrino Terme (Bergamo), 6 ottobre 2020 - La prima campanella è suonata nel settembre del 1962, con una classe prima composta da 19 studenti, tra ragazzi e ragazze, quasi tutti figli di albergatori e ristoratori provenienti da varie parti della Bergamasca. Da allora ne ha fatta di strada l’istituto alberghiero di San Pellegrino, che tra i suoi ex allievi può annoverare numerose delle stelle bergamasche - e non solo - della cucina diventate famose in tutto il mondo: Martino D’Antonio, capo chef dell’Opera Bombana di Pechino, uno dei maggiori ristoranti della Cina; Alberto Gianati, ora a Casa Italia, a Porto Rico, e cuoco alla Notte degli Oscar di Los Angeles; e Giancarlo Merelli, allievo di Alain Ducasse, tanto per citarne alcuni (non solo padelle, però,: dall’alberghiero di San Pellegrino, infatti, dopo qualche anno di esperienza ristorativa, è spuntata la genialità di Sandrone Dazieri, oggi affermato scrittore, soprattutto di noir).
Ora l’istituto rinnova la sua attrattività, grazie al prestigio e alla sua storia di oltre mezzo secolo, e, naturalmente, al nome di San Pellegrino e della sua acqua, conosciuta in tutto il mondo, seppur anch’esso è stato costretto ad avere a che fare con le restrizioni anti-Covid: da quest’anno, infatti, calano gli iscritti cosiddetti locali, cioè quelli provenienti dalla provincia orobica, e aumentano coloro che arrivano da più lontano, dalla provincia di Milano e dalla Brianza soprattutto. Aree che, peraltro, hanno già istituti alberghieri, ma i cui ragazzi sono attratti dalla riconosciuta eccellenza della scuola della cittadina termale. Tendenza, questa, che fa aumentare anche la richiesta di alloggi in paese. "Anche il nostro istituto – precisa la dirigente Giovanna Leidi – è stato costretto ad organizzarsi in base ai protocolli e alle norme di sicurezza previsti dal Covid. Ad iniziare dal doppio turno di entrata, alle 8 e alle 10, e, quindi, di uscita dei ragazzi. Fortunatamente abbiamo spazi a sufficienza a disposizione e quindi non siamo stati obbligati ad attivare lezioni di didattica a distanza. Ma la necessità del distanziamento ha comunque costretto a riorganizzare le attività".
Il periodo post Covid non ha comunque fermato i progetti e le collaborazioni in corso dell’istituto, con il duplice obiettivo di internazionalizzazione della scuola ma nel rapporto costante con il territorio. Salgono a due, quest’anno, le classi con indirizzo turistico, mentre tra le possibilità che si aprono in quest’anno scolastico c’è anche l’apprendistato per la classe quarta dell’indirizzo regionale: per due terzi dell’orario, cioè, gli studenti saranno impegnati ad imparare direttamente in azienda, con regolari contratti di assunzione.