
Tribunale (foto d'archivio)
Bergamo, 12 gennaio 2017 - Una condanna a 10 anni e 8 mesi di reclusione per omicidio volontario. E' la sentenza emessa con il rito abbreviato (sconto di un terzo sulla pena finale) dal gup Marina Cavalleri nei confronti di D.M.G, 57 anni, il cittadino italiano di origini ivoriane arrestato nella notte tra il 30 e il 31 ottobre 2015, intorno alle 2, dopo che tre ore prima, in via Moroni, vicino al locale che gestiva, il Socraf Cafè, aveva ucciso con una coltellata al cuore A.P.D., senegalese di 33 anni, che, secondo la versione dell'imputato, era solito spacciare all'interno del suo locale e con il quale in passato aveva già avuto diverse discussioni.
I due (che avevano già rapporti tesi da tempo) avevano prima litigato per una bottiglia di birra abbandonata dal senegalese di fronte al bar e si erano poi picchiati venendo separati daalcuni amici. L’ivoriano era però rientrato nel locale, uscendo poco dopo con un coltello in mano: il senegalese aveva tentato di allontanarsi in direzione di via Palma il Vecchio ma era stato raggiunto dopo pochi passi. Nella colluttazione il 33enne era stato accoltellato al cuore: ha camminato per qualche metro e si è appoggiato a un’auto parcheggiata, prima di stramazzare a terra morto. Il pm aveva chiesto 15 anni di reclusione.