Bergamo, prof ucciso a coltellate: la fattoria didattica era la sua seconda

Oltre all'insegnamento, l'altra passione di Cosimo Giovanni Errico erano i laboratori di natura

La cascina dell'omicidio del prof

La cascina dell'omicidio del prof

Bergamo, 5 ottobre 2018 - Oltre all’insegnamento, microbiologia, all’istituto chimico “G. Natta”, di Bergamo, l’altra grande passione di Cosimo Giovanni Errico, 58 anni, originario della provincia di Lecce, era “La nuova cascina dei fiori”, iniziativa sotto l’egida dell’Associazione Natura & Scuola con finalità didattica, che il prof ucciso coltivava da tempo. Cascine come scuole laboratorio di natura dove bimbi e genitori potevano «possono rivivere esperienze quasi scomparse», come si può leggere sul sito www.cascinadeifiori.it, tutto dedicato a questa attività collaterale di Errico.

E proprio in una di queste cascine, a Entratico, in Valle Cavallina, l’insegnante ha trovato la morte. La cascina dei fiori sorge sulle rovine di una vecchissima struttura, poi ricostruita. Diversi i settori di cui si occupa, che vanno dalla produzione vitivinicola, all’allevamento e alla cereacoltura sperimentale. Nata dalla volontà del prof Errico, anche proprietario, assieme a collaboratori e amici, da anni proponeva attività legate al mondo agricolo-rurale e delle biotecnologie innovative sempre nel rispetto ambientale. Errico era attivissimo e ha realizzato alcune decine di laboratori didattici nelle scuole della Provincia di Bergamo e Milano. Nove anni fa aveva subito un furto ingente di capi di bestiame.