Novem chiude a Bagnatica: 97 dipendenti a rischio posto

La Novem Car Interior Design di Bagnatica chiuderà entro fine anno, a rischio 97 dipendenti. Sindacati e direzione si incontrano per trovare una soluzione. Sciopero di 4 ore e stato di agitazione proclamati.

La notizia è una doccia gelata. La Novem Car Interior Design di Bagnatica (ricambi e componenti di auto, rivestimenti interni per auto in fibra di legno e vetro) chiuderà entro fine anno. A rischio tutti i 97 dipendenti. Contro questa decisione del gruppo, che ha sede legale in Lussemburgo, ieri è stato proclamato uno sciopero di quattro ore per ciascun turno, con presidio nel perimetro aziendale mentre si svolgeva un confronto tra direzione e sindacati. Piu tardi invece si è conclusa l’assemblea dei lavoratori. "La produzione si è fermata in protesta contro una decisione che ci ha colto di sorpresa – hanno detto Luciana Fratus (Fillea-Cgil) e Massimo Lamera (Filca-Cisl) –. In programma avevamo per il 21 settembre un incontro in cui la direzione doveva renderci partecipi delle intenzioni del gruppo. La notizia terribile è arrivata prima".

Durante il confronto urgente Fillea-Cgil, Filca-Cisl e i delegati delle Rsu hanno avanzato tre proposte. "Abbiamo chiesto di ricorrere a un periodo di un anno di ammortizzazione sociale, di mettere a punto un piano di ricollocazione dei lavoratori e di prevedere contestualmente un congruo incentivo all’esodo, da rimodulare in base all’anzianità dei lavoratori. Da principio l’azienda ha chiuso sull’ipotesi di chiedere l’ammortizzatore sociale – proseguono i sindacalisti – e avanzato la proposta di un incentivo all’esodo che per noi non è sufficiente. Alla nostra controproposta dell’ammortizzatore, la direzione si è riservata di analizzare i conti, in vista di un nuovo confronto già fissato per il 27 settembre". Nel frattempo le due sigle sindacali hanno proclamato uno stato di agitazione, con un pacchetto di 16 ore di sciopero: 8 previste per il 27 e le altre da svolgere prima, su indicazione delle Rsu.

La progressiva diminuzione dei dipendenti è in corso da diversi anni, per il trasferimento di alcune linee produttive nello stabilimento di Žalec in Slovenia.

Francesco Donadoni