Centinaia di no Vax e negazionisti nella città travolta dalla prima ondata

Tappa bergamasca del No paura day: erano circa 500 persone, molte senza mascherina, radunatesi per dire no all'obbligo vaccinale

No paura day a Bergamo

No paura day a Bergamo

Bergamo - Erano 500 (per la questura), alcuni senza mascherina. Si sono presentati nel pomeriggio sul Sentierone, per la manifestazione "No paura day, per la libertà di pensiero e di parola". Laddove la cosa di cui non si dovrebbe avere paura è il coronavirus, mentre la libertà di parola contempla il racconto della pandemia come di una frode. Assente, per impegni, Angelo Giorgianni (magistrato), autore con Pasquale Bacco del libro “Strage di Stato. Le verità nascoste del Covid-19”. Nel quale si racconta la pandemia come una manovra di destabilizzazione, di un virus che non sarebbe mortale, dei vaccini che sarebbero solo "acqua sporca" e che il corteo di camion militari che il 18 marzo dello scorso anno ha attraversato Bergamo con i feretri di tante vittime sarebbe soltanto una messa in scena. Giorgianni ha fatto un collegamento telefonico. Presenti alla manifestazione Paolo Sensini (storico), l’avvocato Riccardo Luzzi e Manuela Gilardi che ha introdotto il raduno. 

C'erano persone di ogni età, che hanno espresso il loro dissenso sulla gestione della pandemia nella città che, un anno fa, più di ogni altra ha sofferto per l'impatto del coronavirus. Non ci sono stati problemi di ordine pubblico. "Oggi verrà più volte chiesto di indossare la maschera, nonostante noi personalmente la riteniamo uno strumento inutile", avevano anticipato gli organizzatori, annunciando un evento solo informativo e non dimostrativo. E così è stato. "Libertà di scelta" e "No all'obbligo vaccinale" sono stati gli slogan più diffusi, ma anche "La pandemia è una fesseria". Frasi che, in una città che ha sofferto come Bergamo, non sono ovviamente passate inosservate, con molti passanti che hanno preso le distanze dalla manifestazione.