FRANCESCO DONADONI
Cronaca

Muore a 42 anni sotto la valanga

Illeso il compagno di escursione sul Monte Cucco. Il corpo recuperato dai colleghi della centrale 118

di Francesco Donadoni

A individuarlo sotto la valanga, ieri intorno alle 10 nella zona del Monte Cucco, tra Fuipiano e Brumano in Valle Imagna, sono stati i suoi stessi colleghi della centrale operativa del 118 di Bergamo. A dare l’allarme, iI compagno d’escursione rimasto illeso. I soccorritori hanno notato a un braccio che sbucava dalla neve: Claudio Rossi, 42 anni, delle Ghiaie di Bonate Sopra, era già in arresto cardiaco per essere rimasto schiacciato un’ora e mezza.

Lo hanno caricato sull’elicottero che lo ha trasportato d’urgenza al Papa Giovanni XXIII. Durante la corsa i medici hanno tentato il tutto per tutto, ma quando è arrivato al Pronto soccorso non c’era più nulla da fare. Il decesso nel primo pomeriggio, dopo le 16. Claudio Rossi lascia la moglie, due figli piccoli e moltissimi amici tra i colleghi del 118 e gli appassionati di montagna e scialpinismo. Con l’amico ieri era salito fino a Brumano. Poi la valanga ha messo fine all’escursione. Rossi è stato travolto e trascinato per oltre 300 metri a valle. A dare l’allarme, l’amico. Immediato l’intervento dei volontari del Soccorso alpino e di tre elicotteri da Bergamo, Como e Sondrio. Una corsa contro il tempo, fino a quando alle 12 alcuni soccorritori hanno appunto scorto tra la neve, in mezzo a un bosco, un braccio. Nella corsa verso l’ospedale è stato tentato un massaggio con il macchinario per rianimare il cuore in caso di ipotermia. Una volta al Papa Giovanni XXIII i sanitari hanno tentato il tutto per tutto anche con l’emodinamica, ma i pesanti traumi su tutto il corpo non hanno lasciato via di scampo a Rossi, deceduto nel primo pomeriggio.

Claudio Rossi lavorava alla centrale operativa del 118 di Bergamo ed era molto conosciuto e stimato dai colleghi. "I ricordi migliori che ho di Claudio sono legati alla montagna, alle nostre escursioni e allo sci di fondo. Ci legava questa passione e oggi perdo un giovane e caro amico", commenta tra le lacrime Oliviero Valoti, per 20 anni al timone del 118 di Bergamo e ora direttore dell’Unità operativa complessa di Anestesia e rianimazione 4 del Papa Giovanni XXIII.