Monza, qui c’è aria di vacanza. Per il Frosinone tre punti salvezza

Palladino e i dubbi sul futuro: "Ringrazio i tifosi, la società, i miei ragazzi. Mi hanno dato veramente tutto"

Monza, qui c’è aria di vacanza. Per il Frosinone tre punti salvezza

Monza, qui c’è aria di vacanza. Per il Frosinone tre punti salvezza

di Michael Cuomo

MONZA

In prima fila ci sono Di Gregorio in divisa di rappresentanza, e Colpani segnato dalle gocce di sudore. Non sono lacrime, ma poco ci manca. Raffaele Palladino è un passo indietro: tra lui e la curva - con lo striscione "Raffaele, Michele e Andrea, chi per la maglia ha lottato non verrà mai dimenticato" - c’è di mezzo la sua squadra, che raccoglie applausi e ringraziamenti nonostante l’ultimo saggio casalingo non sia finito come speravano da queste parti. Solo a richiamo esplicito, poi, l’allenatore ha raccolto l’abbraccio dei suoi tifosi, con i polsini della camicia slacciati perché così è più facile ringraziare e applaudire. Passa il Frosinone, a cui basta un gol in avvio per imbarcare in stiva un bottino che vale tanto così per la permanenza nella categoria. Dall’altra parte, invece, i sorrisi c’erano a prescindere, ed è naturale che i ritmi si siano abbassati e i risultati venuti meno. Delle ultime 8 curve senza vittorie in campionato, per il Monza, quella di ieri è forse quella più legittimata dal campo: Colpani in cielo colpisce di testa e trova il palo, Caprari allo scadere non trova al meglio il pallone del più facile dei rigori in movimento. Nel mezzo, però, c’è una squadra, quella di Di Francesco, che ha indossato la divisa più giusta per missioni di questo tipo: gol in avvio, difesa ordinata, ripartenze pericolose e la solita dose di cuore e buona sorte. Il frame della domenica monzese è ancora in pieno sole: 9 minuti, cross di Harroui per la testa di Cheddira che firma il vantaggio. L’autore dell’assist va vicino al raddoppio ma Sorrentino, in campo a posto dell’affaticato Di Gregorio, dice no con coraggio e bravura. Quindi Soulè, in avvio di ripresa, pareggia i legni con un diagonale mancino. Prima che anche il Var smettesse di funzionare: un’interruzione di 10 minuti che ha riportato all’incertezza di un calcio ormai lontano. La stessa incertezza che resta sul futuro di Palladino: "Saluto? È stato emozionante. Tutto. Ringrazio i tifosi, la società, i miei ragazzi. Mi hanno dato tutto".