L’anagrafe dice che gli anni di Matey Kaziyski sono 39. A vederlo in campo non si direbbe. L’inizio con la maglia di Milano non è stato in discesa, ma il match di Santo Stefano, vinto contro Perugia anche grazie ai suoi 26 punti, puó rappresentare un punto di svolta per l’Allianz e per il bulgaro. Dopo l’ultimo scudetto vinto la passata stagione con la maglia dell’Itas Trentino, Kaziyski ha garantito due anni di attività ad alto livello, ritornando al ruolo di schiacciatore. Il giocatore, classe 1984, si sta quindi riadattando a una posizione diversa, a una nuova squadra e una nuova città. Contro la formazione di Lorenzetti, la sua esperienza e la sua serie al servizio, con sei ace, sono stati fondamentali. Si è visto, per la prima volta da quando è arrivato, il vero “KK” (come lo chiamano tutti), l’uomo acquistato dal club del Presidente Fusaro per fare la differenza.
Meglio tardi che mai e del resto, tra infortuni e problemi, l’intera squadra ci ha messo un po’ a carburare ed è comprensibile che anche il bulgaro ci abbia messo più del previsto. Il girone di ritorno, che sarà fondamentale per la griglia playoff è alle porte e avere un Kaziyski così non può che far comodo. Il bulgaro sarà utile pure per l’ostica sfida di Coppa Italia, in programma il 3 gennaio, la Gas Sales Bluenergy Piacenza. Uno degli obiettivi del club sono i quarti della competizione, che varrebbero la conferma per il terzo anno di fila. Coach Piazza dovrà inoltre avere la certezza di contare sugli opposti, con Reggers sempre preferito su Dirlic, che comunque può dare una grossa mano e su Ishikawa, tornato dopo la lombalgia.
Giuliana Lorenzo