
Un paziente e un medico in ambulatorio, foto generica
Bergamo – Pretendeva più giorni di malattia e di fronte al diniego del medico lo ha primo insultato e poi lo ha aggredito, colpendolo con un pugno al volto. L’episodio è avvenuto nei giorni scorsi a Vertova, in Valle Seriana, nell’ambulatorio del dottor Francesco Margarito, 59 anni, una specializzazione in Medicine d’emergenza-urgenza, che dopo 20 anni in prima linea all’ospedale di Bergamo nel 2018 ha deciso di diventare medico di famiglia.
Sono stati alcuni pazienti, che dalla sala d’attesa hanno sentito le grida del giovane assistito, un 27enne del posto, ad allertare i carabinieri. Precipitatisi al centro medico Valseriana, i militari hanno trovato il camice bianco ferito al viso e il suo aggressore in lacrime per il gesto che aveva appena compiuto. “Purtroppo ad altri colleghi era già capitato, soprattutto in pronto soccorso – racconta il dottor Margarito –, ma a me mai. Tra l’altro con questo paziente si era instaurato un rapporto di rispetto reciproco e in passato non c’erano stati problemi. Era venuto da me perché non si era sentito bene e aveva bisogno del certificato da inviare al datore di lavoro. L’ho visitato, ma non ho riscontrato nulla di grave. Gli ho detto che gli avrei dato due o tre giorni e poi ci saremmo rivisti”.
Il 27enne, però, voleva più giorni e al rifiuto del medico ha iniziato ad alzare la voce e a insultarlo. Poi, prima di uscire dall’ambulatorio, si è girato e gli ha sferrato un pugno al volto, facendolo cadere a terra. Il medico ha ora novanta giorni di tempo per decidere se sporgere querela, mentre i carabinieri intervenuti sul luogo dell’aggressione hanno raccolto le testimonianze del dottore e del suo aggressore e dei tre pazienti presenti in ambulatorio.
L’Ordine dei medici di Bergamo, intanto, ha espresso piena solidarietà al professionista aggredito. “Massimo supporto al dottor Margarito per questo grave episodio subìto – sottolinea il presidente Guido Marinoni – . Troppo spesso si sottovalutano i rischi a cui sono esposti gli operatori sanitari e i medici di base, che con i pazienti instaurano un rapporto che dura nel tempo”.