"Mancano ingegneri e matematici"

Migration

MILANO

di Luca Balzarotti

"Banconisti della grande distribuzione organizzata. Operai meccatronici per l’industria 4.0 e figure qualificate per l’edilizia". Le imprese li cercano, il mercato ne offre pochi e con competenza non adeguate. All’elenco di lavoratori fantasma Giuseppe Beretta (nella foto), regional business director di Gi Group - prima agenzia per il lavoro a capitale italiano - aggiunge che "il disallineamento tra esigenze delle aziende e competenze di chi cerca lavoro si accentua nel settore Ict". Il digitale.

Cosa sta succedendo?

"Servirebbero 10 volte tanto i profili attualmente presenti sul mercato. La trasformazione digitale e le nuove tecnologie stanno mettendo a dura prova la capacità di formare i candidati e di attrarre e trattenere i talenti. A maggior ragione in una regione come la Lombardia e in una città come Milano, capitale italiana della finanza e dei servizi, due ambiti che hanno dovuto accelerare la transizione digitale e che non avevano al loro interno competenze adeguate".

Quali altri profili si faticano a trovare in Lombardia?

"C’è una carenza di laureati nelle materie Stem (Scienze, tecnologia, ingegneria e matematica), nel campo medico-sanitario, nell’area economica e più in generale di profili specializzati. Il Covid ha solo fatto emergere un problema latente: l’invecchiamento della popolazione necessiterà sempre più di professionisti nell’asistenza sanitaria e nelle scienze della vita".

Che competenze saranno sempre più ambite?

"Prevediamo nel breve una domanda di lavoro più orientata a figure tecniche e specialistiche: sarà necessario aumentare il fabbisogno di lavoratori laureati e diplomati, ma anche di candidati che hanno frequentato corsi post-diploma come Its (Istituti tecnici superiori) e Ifts ( Istruzione e formazione tecnica superiore). Nei prossimi anni invece le imprese cercheranno competenze green e digitali di importanza sia intermedia sia elevata. Il mercato del lavoro richiederà attitudine al risparmio energetico e alla sostenibilità ambientale, mentre già risultano spesso fondamentali le competenze digitali".

Quali professioni invece hanno già conosciuto una crescita nella domanda?

"In Gi Group abbiamo osserviamo che negli ultimi tre-quattro anni è cresciuta in maniera significativa l’attenzione ai data analytics, allo sviluppo della user experience e alla sicurezza informatica. Questo fa sì che, oltre alla richiesta di profili standard di sistemisti e sviluppatori, la domanda si allarghi a esperti di cybersecurity e risk governance, data analyst, Ux designer (studio delle richieste degli utenti) e a figure junior con competenze non solo di It (telecomunicazioni), ma anche di marketing o di economia e di diritto".

Dopo la pandemia, in quali settori è più facile essere assunti?

"Telecomunicazioni (Itc), e-commerce, logistica e grande sistribuzione sono in maggior espansione e necessitano di nuove risorse. Ma la loro crescita era già in atto e la crisi pandemica non ha fatto altro che accentuarla. Sono tornati a crescere anche i settori che sono stati più penalizzati come Fashion&Luxury (alta moda) e Horeca (alberghi e ristoranti). Quest’ultimo sta soffrendo la carenza di personale: imprenditori e aziende rivelano di essere costretti persino a ridurre gli orari di apertura al pubblico".

E il manufatturiero?

"Continua a essere trainante per la Lombardia. Non solo industria 4.0, ma anche tutte le professioni che contribuiscono al ciclo di progettazione, produzione e manutenzione dei prodotti industriali. In questo senso siderurgia, gomma-plastica e carta, oltre alla logistica, stanno offrendo buoni risultati".