
Maltrattate sin da giovanissime. Comune e Aiuto Donna in soccorso
Bergamo – È sempre più bassa l’età delle donne che subiscono maltrattamenti e che prendono contatti con i centri antiviolenza sparsi nella Bergamasca: in alcuni casi hanno anche dodici, quattordici anni. È quanto è emerso dalla sottoscrizione della convenzione tra Comune di Bergamo e associazione Aiuto Donna - Uscire dalla violenza, per il sostegno dei servizi e delle azioni per la prevenzione e il contrasto del fenomeno della violenza di genere. "Non abbiate paura di chiedere aiuto per mettere in sicurezza voi stesse e i vostri figli", l’appello lanciato da Elena Carnevali, sindaca del capoluogo orobico, città capofila della Rete interistituzionale anti violenza degli ambiti territoriali di Bergamo e Dalmine.
Aiuto Donna nelle sue tre sedi operative a Bergamo e provincia (Seriate e Terno d’Isola) ha registrato, in questo primo semestre 2024 (da gennaio al 30 giugno), 308 contatti (tramite il numero 1522, l’e-mail del Centro o, anche, in presenza nelle sedi) di cui 140 riguardano la Rete anti violenza di Bergamo e di Dalmine (erano 315 quelli registrati nel 2023 solo su Bergamo e Dalmine).
"Il dato preoccupante è che l’età delle donne che prendono contatto con noi è sempre più bassa. Hanno anche dodici, quattordici anni - sottolinea Sara Modora, coordinatrice del centro anti violenza Aiuto Donna –. Ma è altrettanto vero che ci sono anche sempre di più donne anziane, dai 70 anni in su. Che subiscono violenze dai mariti, ma anche dai figli". "Il nostro Centro – spiega Oliana Maccarini, presidente dell’associazione Aiuto Donna – deve essere una casa per la libertà della donna, dove affidare il proprio bagaglio personale che, spesso, è pesantissimo. Dobbiamo lavorare tutti uniti per aiutare le donne che chiedono aiuto".
Appello accolto dall’assessore comunale alle Politiche sociali, Marcella Messina: "Bisogna procedere in sinergia con tutto il territorio – afferma –, dalle forze dell’ordine alle realtà del Terzo settore fino alle scuole e il mondo del lavoro (con quattro aziende della Bergamasca il centro porta avanti una formazione contro la violenza di genere, ndr)". "La convenzione sottoscritta – conclude la sindaca Elena Carnevali – è per noi occasione di riprendere un punto che ha una centralità rilevante come amministrazione".