MARIACHIARA ROSSI
Cronaca

Chi è il maestro di Leonardo Vincenti, il genio degli scacchi di 10 anni: “Ci alleniamo 4 ore al giorno”

Alessio Valsecchi è il coach del principino degli scacchi. "Leonardo vuole battere anche me (e ci riesce). Per ottenere i risultati serve impegno"

Leonardo Vicenti, maestro di scacchi dopo il torneo a Budapest: oltre 2.200 punti

Leonardo Vicenti, maestro di scacchi dopo il torneo a Budapest: oltre 2.200 punti

Il futuro è di Leonardo Vincenti, 10 anni: oltre 2.200 punti, scacchista tra i top 20 al mondo nella categoria under 12, il più giovane campione italiano ad aver conquistato il titolo di Maestro in solo un anno e mezzo. Dietro di lui c’è un altro prodigio. Il suo mentore è Alessio Valsecchi. Grande Maestro, allenatore Fide e campione italiano nel 2020.

Oltre al talento naturale i due strateghi condividono la terra d’origine, Bergamo, che circa un anno e mezzo fa li ha fatti incontrare dando vita a un’intesa che ha generato subito grandi risultati. Un passaggio di testimone? A detta del coach "Leonardo ha ambizioni anche più alte. Vorrebbe giocare la Coppa del Mondo e raggiungere quota 2.600 punti nel ranking, score difficile da toccare anche per i più esperti. Io sono fermo a 2.500, per esempio".

Il (gran) maestro e l’allievo (già maestro). Partiamo dal primo. Valsecchi ha mosso i primi alfieri all’età di cinque anni, emergendo in breve tempo come uno dei più luminosi astri nascenti della scena italiana. Laureato in lingue, oggi rientra nel gotha di coloro che possono vivere della propria passione. "Nel 2018 avevo partecipato all’Olimpiade degli scacchi. Poi, nel 2021, la convocazione della nazionale per l’Europeo in Slovenia". E ora? "Sono appena tornato da un viaggio in cui ho frequentato un corso di formazione. A novembre ci sarà il campionato europeo e – rientrando nei primi otto a livello italiano – incrocio le dita per un’eventuale chiamata".

Il gioco degli scacchi è particolarmente indicato per i bambini che hanno bisogno di controllare la propria frenesia (un discorso che vale anche per gli adulti, certo). Stimola la concentrazione, aiuta a sviluppare la capacità di sopportare situazioni di stress, obbliga a gestire il tempo e le emozioni. E qui rientra il scena l’allievo. Il piccolo Leonardo non ha dovuto lavorare su queste qualità: facevano già parte del suo carattere.

Racconta Valsecchi: "Giocherebbe tutto il giorno senza fermarsi. Il papà sta investendo su di lui e fin quando il bambino è felice continuerà ad accompagnarlo in tutte le trasferte". Altra caratteristica peculiare offerta da questa disciplina è la possibilità di viaggiare in tutto il mondo fin dalla più tenera età. "Leonardo ha partecipato a tornei in tutta Europa. Svizzera, Olanda, Francia, Ungheria. Io l’ho sempre seguito da lontano. Funziona cosi: una volta che vengono sorteggiati i rivali organizziamo una videochiamata per ragionare sulla strategia più efficace. Una giornata di gara richiede tre ore di studio e circa cinque di competizione vera e propria. Ma lui non ha mai dato segnali di soffrirne".

Il “royal baby” della tavola quadrata era solo un principiante a giugno del 2022. Vincenti ha superato un traguardo dopo l’altro grazie a costanza, intuito e un’incredibile carica agonistica. Ancora Valsecchi: "Leonardo vuole sempre vincere anche quando ci alleniamo al pomeriggio. A volte mi batte e alla fine di ogni partita mi ringrazia. La sua è una competitività positiva". Il bambino prodigio si è fatto notare fino ai piani alti della federazione. Poco tempo fa è arrivata anche la chiamata dell’Italia under 16, nonostante abbia solo 10 anni. "Non ho mai visto nessuno migliorare in così poco tempo: costanza nell’esercizio e studio hanno fatto la differenza. Ci vediamo due pomeriggi a settimana ma lui si allena almeno quattro ore ogni giorno. Senza contare i compiti a casa, aperture da studiare e posizioni da risolvere".

Non si smette mai di imparare. A maggior ragione se hai dieci anni e devi ancora iniziare la prima media. Nel frattempo Leonardo gioca a tennis, altra sua grande passione, e frequenta i coetanei nel tempo libero. "Non serve essere troppo speciali". C’è chi alla sua età spende ore sui videogiochi e i social, lui invece le spende davanti alla scacchiera. "Mi auguro che Leonardo possa superarmi. Ha tutte le carte in regole per farlo".