Per Flora Tabanelli vincere è l’assoluta normalità. A 16 anni firma il bis ai Mondiali juniores di Big Air, alloro che in bacheca finirà accanto ai due ori collezionati alle Olimpiadi Giovanili di Gangwon (Corea del Sud) dove ha anche avuto l’onore di svolgere il ruolo di Portabandiera azzurra. Non le pesano la nomea di predestinata, le aspettative alla Jannik Sinner o alla Benedetta Pilato, altri due atleti nati dopo il 2000 e ben presto vincitori di trofei e medaglie. "Amo vincere - confessa Flora Tabanelli dopo il suo trionfo a Livigno -, ho davvero iniziato con il botto. Ma devo imparare a perdere".
Due podi in Coppa del Mondo nella sua prima stagione tra i grandi, terzo posto nella generale di Big Air, la sua disciplina prediletta: salti, evoluzioni e tricks. Con un occhio speciale a Milano-Cortina 2026. A Livigno è arrivato il suo secondo oro iridato, qui ci sarà la sua prima partecipazione olimpica. "Essendo partita così forte, è normale che si creino certe aspettative. Ma io penso sempre all’inconveniente che può accadere in gara. Io posso e devo solo fare la mia parte: allenarmi al meglio e pensare a come evolvere il mio stile. Quando faccio un buon risultato sono felice per un secondo e poi penso subito a come migliorare". P.C.