L’intervento a scuola Colta in flagranza

L’indagine, di cui è titolare il pm Alessio Bernardi, aveva preso le mosse dalla denuncia dei genitori della bimba, affetta da autismo e in difficoltà con la comunicazione verbale. La piccola mostrava segni di disagio, lividi sul corpo e non voleva più frequentare la scuola. Ricevuta la segnalazione, la procura aveva disposto l’installazione di telecamere nascoste nelle aule in cui la piccola si trovava spesso sola con l’educatrice. In due giorni, il 27 e il 28 aprile, gli inquirenti vi avrebbero trovato prova di scatti d’ira improvvisi, botte, schiaffi, pizzicotti, strattoni, tirate di capelli, urlate. Di qui il blitz.