Le porte di Città Alta, viaggio nell’anima più profonda di Bergamo

Un volume, in italiano e in inglese, curato da una guida, un’insegnante e un’artista racconta il borgo medievale

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Il portone del Museo Donizettiano, in via Arena, dove da un centinaio di anni sono custodite le memorie del celebre compositore bergamasco; porta San Lorenzo (foto); la porticina della Rocca che, nascosta con la parete verso il parco delle Rimembranze, era l’ingresso principale della fortezza; la porta della casa dell’Arciprete; il portale dei leoni bianchi della Basilica di Santa Maria Maggiore; il portone di Palazzo Terzi; e le porticine della morte, in via alla Rocca, affiancate ai portoni principali delle case, che, secondo una tradizione del Medioevo venivano utilizzate per far uscire i feretri e venivano poi murate per scaramanzia. Le porte e i portoni di Città Alta sono i protagoniste di “In viaggio a Bergamo. La città delle porte”, la nuova guida per scoprire il borgo medievale, redatta in italiano e in inglese, che è stata curata dalla guida turistica Nadia Mangili, che ha narrato la storia, l’arte e l’architettura, dall’artista Camilla Marinoni, che ha raccontato i luoghi attraverso i suoi disegni ad acquarello, e da Eleonora Monico, insegnante, che ha tradotto i testi in inglese. Il libro sarà disponibile da dicembre, ma è possibile già preordinarlo. È possibile acquistare la copia in versione e-book, libro cartaceo e con l’aggiunta di una stampa, sui siti delle autrici www.camillamarinoni.com, www.eleonoramonico.com e www.nadiamangili.com. Spiegano le autrici nella prefazione: "Siamo da sempre legate alla nostra città, alla sua bellezza e alla sua storia. Ma da quest’anno, che ricorderemo per sempre, lo siamo ancora di più. Bergamo si è presa il suo spazio, seppur triste e amaro: proprio per questo è giunto il momento di spalancare le sue porte, mostrare l’anima più profonda".

Michele Andreucci