
L’atrio della biblioteca si rifà il look. Prestito dei libri garantito online
L’atrio della biblioteca Mai, uno dei gioielli architettonici di Bergamo, realizzato dall’architetto Vincenzo Scamozzi, si rifà il look. Un intervento di manutenzione straordinaria, promosso dal Comune di Bergamo, che partirà venerdì 21 giugno nello storico edificio di Piazza Vecchia, in Città alta, e che si protrarrà fino a sabato 29 giugno. Il restauro delle pareti con i marmi e gli stucchi decorativi, dei pavimenti e del grande portone d’ingresso prevede un attento lavoro di recupero e pulizia dei materiali originali.
Sarà necessaria la chiusura per l’allestimento dei ponteggi. "Ma - assicura la direttrice Cristiana Iommi - sarà l’unica fase in cui la biblioteca non sarà accessibile. Cercheremo di creare meno disagi possibili agli utenti, l’accesso alla biblioteca sarà sempre garantito nelle fasi di restauro se non per rare eccezioni. Anche durante la sospensione dei servizi in presenza, i servizi online saranno attivi. Chi avesse già presentato richieste di volumi per ragioni di ricerca potrà accedere al servizio, ma nella sede di Casa Suardi che non avrà nessuna limitazione. Terminati i lavori, la nostra idea è di coinvolgere ancora di più l’atrio nella vita della Mai, organizzando eventi, piccoli convegni e concerti". Il progetto, che è stato concordato con la Sovrintendenza, non prevede alcun intervento di demolizione o ricostruzione architettonica, ma prevede operazioni di restauro e di recupero finalizzati al mantenimento delle condizioni conservative di materiali ed elementi. L’atrio scamozziano, che prende il nome dall’architetto vicentino Vincenzo Scamozzi, progettista di Palazzo Nuovo, dove sorge la biblioteca Mai, è denso di storia.
Al suo interno sono collocati opere a memoria della storia locale, con i busti di personaggi storici, come quello dedicato al condottiero Bartolomeo Colleoni, 20 medaglioni in gesso, lapidi commemorative e due monumenti funebri che ricordano i fratelli Agosti e Corsino, combattenti della battaglia di Lepanto. Tutti elementi sui quali si interverrà con un mirato lavoro di restauro. Resta invece ancora nella lista dei lavori da effettuare il recupero del giardinetto che si apre nel retro dell’atrio. Da qualche anno è attiva una raccolta fondi, in particolare da parte dell’associazione Inner Wheel, legata al Rotary.