La morte di Greta e Umberto. Nessuno sconto per i manager

Brescia, confermate in Appello le condanne per l’omicidio nautico nel golfo di Salò

La morte di Greta e Umberto. Nessuno sconto per i manager

La morte di Greta e Umberto. Nessuno sconto per i manager

Nessuno sconto in appello per Christian Teismann e Patrick Kassen, i due manager di Monaco di Baviera che la sera del 19 giugno ‘21 sul Garda a bordo del potente Acquarama del primo falciarono e uccisero i fidanzati Umberto Garzarella a Greta Nedrotti, 37 e 25 anni, fermi nel golfo di Salò sul loro gozzo in legno. I giudici della Corte - presidente, Antonio Minervini - hanno confermato le condanne a due anni e 11 mesi (per Teismann) e a quattro anni e mezzo (per Kassen). Le difese speravano in un rinvio per poter visionare in aula un video mostrato all’epoca dalla Rai nel quale si vedeva il motoscafo con a bordo i tedeschi partire dal ristorante Il Sogno di San Felice, dove i due avevano cenato prima di rientrare al rimessaggio. Il dramma si consumò proprio durante il tragitto. Gli imputati ieri come sempre erano in udienza, così come i genitori di Greta e Umberto (la signora Nadia con un mazzo di rose bianche in mano, anche questa una costante), idem l’immancabile striscione all’esterno del palagiustizia con la scritta arancione a caratteri cubitali "Giustizia per Greta e Umberto". Prima che i giudici si ritirassero in camera di consiglio, Teismann ha preso la parola: "Quello che è successo è stata una tragedia da cui non si può tornare indietro. Anche noi abbiamo due bambini e la perdita di un figlio è imperdonabile, ma voglio che sappiate che il signor Kassen e io vogliamo chiedere perdono - ha dichiarato in tedesco, con a fianco un traduttore - . So che non potete ammettere queste scuse ma forse succederà un giorno, in futuro".

La pg Rita Caccamo aveva chiesto le condanne evidenziando "il superamento del limite di velocità di quasi 4 volte, lo stato di alterazione da abuso di alcol di Kassen (che guidava il Riva, ndr), i fanali del motoscafo non omologati, tali da rendere pericolosa e irregolare la navigazione notturna". I difensori di Kassen, Guido Sola e Massimo Bonvicini, ritenevano al contrario che non vi fosse prova né dell’ubriachezza né che il gozzo fosse illuminato. Quindi speravano almeno in un ridimensionamento della pena. Gli avvocati Michele e Alessandro Gentiloni, invece, volevano che Teismann venisse assolto: "Quando ha affidato i comandi all’amico lo riteneva lucido. Lui era trasportato e dormiva’. "Non ho nulla da dire - si stringe nelle spalle il papà di Umberto lasciando l’aula -. Mi fa piacere che Teismann ci abbia chiesto scusa, voleva anche passare di nuovo al cimitero ma stavolta non me la sono sentita di incontrarlo". E e la mamma di Greta: "La conferma delle condanne è una magra consolazione, mia figlia non me la restituirà nessuno, ma la sentenza non era scontata quindi siamo contenti. Almeno d’ora in poi con la legge sull’omicidio nautico le vittime saranno più tutelate".