La giovane stuprata nella baracca. Indagini su un un quarantenne

Bergamo, pomeriggio “alcolico” poi l’abuso in un’area a ridosso della ferrovia

La giovane stuprata nella baracca. Indagini su un un quarantenne

La giovane stuprata nella baracca. Indagini su un un quarantenne

Era questione di ore. Gli investigatori erano sulle sue tracce, e alla fine il cerchio si è stretto attorno a un italiano di 40 anni, rintracciato dalle forze dell’ordine in città: sarebbe lui il presunto autore della violenza sessuale ai danni della ventiduenne, residente nell’hinterland, ritrovata da una Volante della polizia domenica sera intorno in una baracca vicino al passaggio a livello di Boccaleone. Aveva il volto tumefatto e lividi sul corpo. Dopo gli accertamenti è stata dimessa dall’ospedale Papa Giovanni XXIII. Gli agenti della Squadra mobile, coordinati dal pm Guido Schininà, stanno proseguendo gli accertamenti per chiarire i contorni della vicenda partendo dalla testimonianza della vittima. Episodio, nella sua gravità, maturato in un ambiente disagiato, borderline, diviso tra l’abuso di alcol e quello di sostanze stupefacenti. L’uomo è accusato di violenza sessuale. Erano state le urla della vittima, grida di aiuto che provenivano dai terreni tra via Lunga e via Rovelli, dietro la Fiera, ad allarme i residenti della zona che hanno chiesto l’intervento delle forze dell’ordine. Quando sono arrivati sul posto gli agenti di pattuglia hanno trovato la giovane sotto choc con diversi graffi alle gambe e tumefazioni sul volto: "Sono stata violentata e derubata", le sue prime parole.

Soccorsa dal personale del 118 la giovane ha raccontato che domenica pomeriggio aveva lasciato la sua abitazione dopo una furiosa lite con il fidanzato. Poi di essere stata avvicinata da tre individui – due uomini e una donna – e di aver trascorso con loro del tempo in parco di Borgo Palazzo dove avrebbero bevuto alcolici comperati in un supermercato. Il resto, è racchiuso nelle parole che la vittima è riuscita a biascicare ai suoi soccorritori quando sono intervenuti chiamati dai residenti: "Sono stata violentata". Si accennava al contesto sociale in cui è avvenuto, tra disperazione e degrado. Per arrivare alle baracche occorre entrare sui binari al passaggio a livello in via Pizzo Recastello. Nelle baracche, giacigli di fortuna, materassi, resti di cibo, oggetti di dubbia provenienza. Un mondo a parte in città, una zona oscura frequenta da senza tetto, homeless, che si arrangiano con quel che trovano. F.D.