FABRIZIO CARCANO
Cronaca

La Dea torna a San Siro con una difesa di ferro

Il portiere Marco Carnesecchi si distingue con la sua brillantezza nelle ultime partite dell'Atalanta, diventando un pilastro difensivo e un vero eroe per la squadra bergamasca. La sua sicurezza e le sue parate decisive stanno contribuendo al successo della Dea in campionato.

La Dea torna a San Siro con una difesa di ferro

La Dea torna a San Siro con una difesa di ferro

Sul palcoscenico della Scala del calcio brilla una nuova stella, quella del 23enne portiere riminese Marco Carnesecchi. Protagonista assoluto nelle sue prime (finora) tre esibizioni al Meazza, peraltro sempre contro il Milan. Nello scorso campionato, era il 5 maggio, il portiere romagnolo, al suo debutto a San Siro, difese i pali della sorprendente Cremonese, cedendo solo al 93’, trafitto da Messias, dopo una serie di parate clamorose.

Lo scorso 9 gennaio Carnesecchi è stato determinante con le sue parate nella ripresa nel successo dell’Atalanta per 2-1 in Coppa Italia contro il Diavolo. Domenica sera, ancora contro i rossoneri, ancora nella ripresa, ha abbassato la saracinesca respingendo un siluro di Calabria e tutte le altre conclusioni di Leao, che lo aveva trafitto dopo appena due minuti, e Pulisic.

Migliore in campo per l’Atalanta, eroe nel pareggio dei nerazzurri che pesa tanto nella corsa Champions, con i bergamaschi staccati di appena due punti dalla sorpresa Bologna, attesa domenica per un confronto diretto al Gewiss Stadium. Ma prima, domani sera, c’è l’Inter, ancora a San Siro. Stadio che evidentemente esalta Carnesecchi che in questo 2024 è salito in cattedra, diventando un fattore per la Dea, quanto e più dei suoi attaccanti. Da quando ha preso il posto di Musso finora il millennials riminese ha incassato appena sei gol, tre dei quali su rigore, in dieci partite di campionato.

Nell’Atalanta che ha conquistato sette vittorie e due pareggi dal 30 dicembre c’è tanto merito di Carnesecchi: dieci giorni fa contro il Sassuolo ha parato due rigori consecutivi a Pinamonti, la settimana prima a Genova aveva fatto muro nell’assalto finale rossoblu, come aveva fatto a gennaio all’Olimpico contro la Roma. L’ex titolare della Under 21 a suon di parate sta trasmettendo sicurezza all’intero reparto difensivo nerazzurro, che si è amalgamato intorno a lui, con il trio Djimsiti-Kolasinac-Scalvini sempre schierato di fronte alla sua porta. Non era mai capitato nei sette anni e mezzo di ciclo gasperiniano che dietro giocassero sempre gli stessi quattro titolari, il portiere e i tre difensori, per dieci gare consecutive. Domani quasi certamente il terzetto difensivo andrà modificato per via della lussazione alla spalla subita contro il Milan dal gioiello Scalvini, che ieri peraltro si è comunque allenato al centro sportivo di Zingonia. Oggi il 20enne difensore di Palazzolo verrà sottoposto ad una serie di esami strumentali per valutare l’eventuale danno riportato: difficile comunque che possa essere in campo domani contro l’Inter. Ma Gasp ha due valide alternative pronte, o il capitano Rafael Toloi o il rinforzo invernale Isak Hien, prelevato a gennaio dal Verona. E in ogni caso dietro ci sarà il para-tutto Carnesecchi, pronto a brillare sotto le luci di San Siro, stavolta tinto di nerazzurro.