LUCA MIGNANI
Cronaca

Il Var c’è ma non vede, Giana eliminata. Chiappella: "Orgoglioso dei miei ragazzi"

Il turno lo passa la Triestina. Il tecnico dei lombardi: "Mi hanno detto che il portiere ha ’’coperto’’ la telecamera. Meglio voltare pagina"

Il Var c’è ma non vede, Giana eliminata. Chiappella: "Orgoglioso dei miei ragazzi"

Il Var c’è ma non vede, Giana eliminata. Chiappella: "Orgoglioso dei miei ragazzi"

GORGONZOLA (MIlano)

Palla dentro, ma Giana fuori. Controsenso, ma è così. Non basta il guizzo di Perna in pieno recupero, non basta il tanto celebrato Var introdotto in pompa magna per i playoff. Il pallone, secondo chi di dovere, non è entrato. Doveroso, invece, sottolineare il contrario. Con un senno di poi che riempie le fosse. Con il dovere di ribadire ciò che è stato chiaro per (quasi) tutti: era entrato. Morale: dopo il tris rifilato alla Pro Vercelli, finisce al Nereo Rocco la stagione dei biancazzurri.

L’1-1 sorride alla Triestina, forte del miglior piazzamento in classifica. Non così più forte sul campo, anzi. Ma al vantaggio firmato Maguette Fall (sedicesimo gol) a sette minuti dalla fine, su rigore procurato da Mbarick Fall dopo una fiammata dello stesso ’’mago’’, ha risposto tre giri d’orologio dopo Malomo, su corner. Poi l’episodio e la parola fine. Applausi, comunque. E ancora applausi a una Giana che in due anni è passata dalla retrocessione di Trento al trionfo immediato (e inaspettato) in Serie D, per poi continuare a stupire e stupirsi. Con una rosa composta per la stragrande maggioranza da esordienti in categoria. E con un debuttante in panchina, Chiappella, promosso in prima squadra dopo l’addio alla Serie C ma capace di riportarla subito a Gorgonzola.

Con freschezza, lungimiranza, idee e risultati da spellarsi le mani anche quest’anno. "Sono dispiaciutissimo per i ragazzi, hanno fatto una partita enorme. L’episodio finale è quantomeno discutibile. Mi è stato detto che la telecamera che poteva decretare il gol o non gol - le parole dell’allenatore - era coperta dal portiere. E le altre non potevano essere utilizzate. Resta la prestazione dei ragazzi: non banale, anzi straordinaria. Resta il rammarico e il grande dispiacere di averli visti affranti dopo quello che è successo: non lo devono essere, avremo altre occasioni per poterci riprovare".

La società ha applaudito e ringraziato tutto il gruppo, con orgoglio e convinzione, tramite una nota: "Non avremmo mai immaginato di poter vivere una stagione così, da protagonisti. Non avremmo mai immaginato nemmeno di uscire in questo modo. L’episodio è quanto meno dubbio e l’amarezza è tanta. Ora ci rimettiamo in piedi e, a testa alta, guarderemo avanti".

Dichiarazione d’intenti immediata, non scontata, in linea con la fortissima mentalità di una presidenza unica come quella di Oreste Bamonte. C’è un patrimonio di giocatori da preservare, per quanto possibile. C’è un’altra pagina di storia da scrivere. Da Trento a Trieste, in due anni la Giana ha dimostrato di avere ancora parecchio da dire. Come sempre, in stile Davide contro Golia.